Ci sono persone con le quali condividi l’anima ed un assaggio di paradiso sulla terra…con queste persone, anche se ti vedi raramente, è come se non ti fossi lasciato mai e per te saranno sempre vive e presenti. Francesco Benedettini, al secolo Checco, con lui è sempre stato e sempre sarà così!!! Fin dai primi anni del diurno estivo a Monastero un filo d’amore ha unito le vite di tante persone anche grazie a lui(“Dernier”), che è sempre stato presente e disponibile, con dedizione e sensibilità, non risparmiandosi mai e diffondendo allegria e spensieratezza magari talvolta accompagnata da una sigaretta, un caffè o un bicchiere di buon vino, e poi di nuovo via con il pullmino ad accompagnare anziani e diversamente abili, a spingere carrozzine con le ruote sgonfie, a fare lunghe chiacchierate con gli ospiti, una partita a carte, i gavettoni, le sfilate di moda, ecc… il tuo impegno in cucina. Tanta fatica e tanta allegria, voglia di scherzare anche sulle nostre debolezze che ci rendono unici. Grazie Checco…ci sei sempre stato, Monastero è proseguito nonostante le numerose difficoltà anche per merito tuo…per la tenacia e la voglia di continuare a far vivere una realtà di paradiso in cui siamo stati e lo siamo ancora tutti veramente fratelli…vogliamo pensare che i nostri amici che ti hanno preceduto in Paradiso ti stiano accogliendo a braccia aperte e ti stiano restituendo i sorrisi, l’affetto e la cura che hai avuto per loro…in fondo quello che resta è il capitale d’amore disinteressato che abbiamo avuto il coraggio e la cura di diffondere…Ti vogliamo bene e ti ringraziamo per aver condiviso la tua vita con noi. AMICI DI MONASTERO.
E questa è una delle due poesie che Checco mi regalò a suo tempo…dire quasi un figliolo è troppo poco…un ragazzo imprevedibile che a volte forse poteva apparire anche un po’ strano, ma sempre disponibile, anzi meglio “disponobile”, affezionatissimo a LA SVEGLIA ed al suo fare beneficienza. Definirlo “Prodigo” è riduttivo per come lo abbiamo conosciuto noi. Dietro le quinte a dare una mano, a caricare e scaricare il camion, a montare le scenografie, a procurarci attrezzature, vestiario ed anche mobili che andavamo a prendere a casa sua per abbellire la scena, per noi de LA SVEGLIA un vero amico che ci ha lasciato improvvisamente e dolorosamente lasciando un vuoto d’affetti impossibile da colmare.
Gianpaolo Ghisalberti