Avevano organizzato tutto nei minimi dettagli per trasformare, con tanto di luci rosse soffuse, l’abitazione a luogo di prostituzione.
In seguito ad una complessa attività investigativa gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi, coordinati dal dirigente VQA Gianluigi Manganelli, da tempo impegnati sul fronte del contrasto al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, hanno denunciato due cittadini cinesi, una donna e un uomo di 29 e 32 anni, per favoreggiamento personale e favoreggiamento alla prostituzione.
La donna, con la complicità del connazionale, si era inoltre munita di una telecamera di video sorveglianza, installata all’esterno e ben occultata tra le persiane di una finestra, le cui immagini venivano inviate direttamente ad un televisore collocato nell’armadio della stessa camera da letto matrimoniale, in modo che la cinese, massaggiatrice sui generis potesse controllare l’arrivo dei clienti e delle stesse Forze di Polizia, per potersi così sottrarre ai controlli, accorgimento che evidentemente non è bastato.
Nei confronti della donna è stato, inoltre, emesso un provvedimento di allontanamento dal comune di Poggibonsi, con divieto di ritorno per tre anni.
La “casa chiusa”, adesso, lo è veramente.
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