Scorie nucleari, per la Valdichiana una nuova speranza: Trino Vercellese disponibile a ospitare il deposito

Sul nuovo deposito dei rifiuti radioattivi è Trino Vercellese che offre una exit strategy. E la mossa del comune piemontese rinvigorisce decisamente la speranza della provincia di Siena di non dovere accogliere il sito delle scorie nucleari.

È stato stamani, durante un’audizione sul tema in commissione ambiente alla Camera, il sindaco Daniele Pane a svelare le carte sulle intenzioni del suo territorio.

“Se nelle aree individuate nella Cnapi non ci fosse disponibilità a ospitare la struttura noi siamo pronti ad alzare la mano per far fare a Sogin o allo Stato un’ulteriore analisi nella nostra area e trovare quindi la soluzione”.

La conditio sine qua non che viene posta dal primo cittadino, prima di arrivare a una discesa in campo ufficiale di Trino, è che si porti avanti tutto l’iter e si renda pubblica la Carta nazionale delle aree idonee.

Ma è già un fatto positivo che in Piemonte ci sia qualcuno disponibile ad offrirsi come extrema ratio.

Le parole di Pane vengono giudicate positivamente sia in Valdorcia che in Valdichiana. In questo round di audizioni, che prende in esame il parere dei territori e di Anci sulla possibilità di presentare autocandidature per ospitare il deposito dei rifiuti, non sono presenti ne Andrea Francini e neppure Manolo Garosi.

“Ma se c’è una zona che capisce che può essere una risorsa o rappresentare una soluzione definitiva penso che sia l’uscita migliore per tutti”, ha detto Francini, che è sindaco di Trequanda.

Sulla stessa linea il commento del collega di Pienza: “Sarebbe una proposta più che accettabile visto che in quel territorio è presente una centrale nucleare dismessa che ha una possibilità strutturale di ospitare scorie”.

MC