Scotte, cresce l’attività nel 2022: salgono il numero degli interventi e le prestazioni ambulatoriali

Alle Scotte nel 2022 sono cresciuti i volumi di attività. Lo hanno annunciato in una nota dall’ospedale.

Lo scorso anno sono aumentate le prestazioni specialistiche ambulatoriali aziendali che, per l’attività clinica (prime visite, visite di controllo, valutazioni) sono state 287499 con un +,3% rispetto  alle 262983. In salita anche le attività di diagnostica per immagini: sono state 183068 le prestazioni lo scorso anno, con un+,92% rispetto alle 167770 del 2021. Quasi nove prime visite specialistiche su dieci hanno rispettato i tempi di attesa regionali. Ed anche gli esami di diagnostica per immagini hanno rispettato gli standard regionali negli stessi termini.

Cresce anche l’attività chirurgica che conferma il trend in recupero dopo il 2020: nel 2022 i volumi di attività arrivano a 12416. Sono invece 3520 gli interventi eseguiti in urgenza. Sono poi 353 gli interventi di chirurgia robotica, un numero ampiamente superiore ai 239 del 2021.

“Abbiamo attivato una serie di azioni organizzative incisive – dice il direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta – tra cui monitoraggio costante del percorso ambulatoriale per la pianificazione e programmazione delle attività ambulatoriali con l’adozione tempestiva di azioni indirizzate all’adeguamento dell’offerta e al rispetto dei tempi di attesa”. I

Per quanto riguarda invece la produttività aggiuntiva, sono 10 le unità operative coinvolte in ambito ambulatoriale che possono lavorare anche in orari notturni e di sabato e domenica: urologia, ortopedia, diagnostica per immagini, neuroradiologia interventistica, ortopedia ad indirizzo traumatologico, neuroimmagini, stroke unit, chirurgia vascolare, flebolinfologia, diagnostica in emergenza urgenza”, ricordano.

“Abbiamo lavorato in due direzioni: aumentare l’offerta settimanale per alcune prestazioni ambulatoriali e per alcune sedute operatorie in produttività aggiuntiva, e riorganizzare le attività di sala operatoria in istituzionale”. Lo ha detto la direttrice sanitaria, Francesca De Marco. “Il governo del percorso chirurgico ha consentito di raggiungere, nel corso del 2022, una maggiore ottimizzazione degli spazi di sala operatoria – prosegue  – con scelte organizzative flessibili in funzione della situazione epidemiologica correlata al covid, arrivando ad assegnare oltre 900 ore a settimana di alta, media e bassa complessità chirurgica. La flessibilità legata alla pandemia – conclude – ha portato alla definizione sistematica e all’attivazione di piani di aumento o diminuzione dei ricoveri covid che influiscono sulla chiusura e apertura di posti letto di chirurgia elettiva e sull’incremento o decremento dei volumi di attività chirurgica, con la riprogrammazione delle attività non urgenti”.

“Relativamente all’attività di chirurgia ambulatoriale – aggiunge –  sono state incrementate di 48 ore complessive settimanali le attività a disposizione di tutte le unità operative e di 12 ore settimanali l’attività di day surgery a disposizione della ginecologia con un abbattimento significativo della lista di attesa di chirurgia ambulatoriale. A giugno 2022, si è conclusa la convenzione con la clinica Rugani nell’ambito della quale tra il 2021 ed il 2022 sono stati realizzati 1800 interventi di chirurgia ambulatoriale per le specialità di oculistica, ortopedia, otorinolaringoiatria”.