Grande partecipazione all’incontro dedicato al confronto e al dialogo costruttivo tra l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e le associazioni di trasporto sanitario.
Nel 2022 sono stati 14676 i mezzi di soccorso in ingresso al Pronto Soccorso dell’Aou Senese, di cui 1491 per trasporti sanitari con codice 1, quindi massima urgenza, 2370 in codice 2, 9495 in codice 3, 1047 in codice 4 e 273 in codice 5. Nel primo semestre 2023 sono già 6955. I dati indicano che la presenza e l’impegno dei volontari presso il Pronto Soccorso delle Scotte sono importanti, con una forte sinergia e integrazione e, quindi, al fine di migliorare sempre di più l’organizzazione del Pronto Soccorso dell’Aou Senese, le relazioni e la collaborazione con i volontari impegnati nelle attività di trasporto sanitario, nella sede della Pubblica Assistenza di Siena si è svolto un incontro tra tutti i volontari del coordinamento provinciale senese e la direzione aziendale dell’Aou Senese, con il direttore generale, Antonio Barretta, la direttrice sanitaria, Francesca De Marco, il direttore del Pronto Soccorso, Giovanni Bova, la coordinatrice infermieristica Lara Colacurcio e, per i percorsi di bed management, il coordinatore infermieristico Davide Lastrucci. Analogo incontro sarà organizzato prossimamente anche con tutti i volontari di Siena Soccorso.
«Abbiamo fatto il punto su attività e progettualità di miglioramento – ha spiegato il professor Barretta – e i volontari hanno espresso i loro suggerimenti, necessità e proposte. Già da tempo abbiamo siglato un protocollo con le associazioni di trasporto sanitario istituendo un tavolo istituzionale per risolvere criticità e condividere progettualità comuni, con incontri periodici. Oltre a questa iniziativa, periodicamente ci sono incontri con confronto diretto e libero anche con tutti i volontari perché per noi sono fondamentali l’ascolto, il dialogo e il miglioramento dell’accoglienza e della relazione di cura che si attua anche attraverso e con i volontari, sia in fase di accesso che in fase di dimissione dei pazienti».
Questi gli interventi di miglioramento illustrati: l’attivazione del percorso pediatrico h24; la riorganizzazione e l’ampliamento dell’area a bassa intensità; il potenziamento dei percorsi fast track (attivi quelli in otorinolaringoiatria, dermatologia e ginecologia e in fase di attivazione in ortopedia); l’estensione dell’attività di presa in carico dei pazienti del percorso oculistico; l’attivazione dell’ambulatorio “see and treat” a gestione infermieristica per i codici minori; la realizzazione della nuova sala d’attesa come spazio di comunicazione e informazione all’utenza e il nuovo servizio accoglienza; il potenziamento del sistema di monitoraggio nelle aree ad alta e media intensità; l’ampliamento e la ristrutturazione dell’area Covid con una nuova area dedicata in caso di necessità; il potenziamento dell’OBI con 37 posti letto; l’attivazione di un sistema di gestione di eventuali picchi di afflusso in Pronto Soccorso; la co-progettazione dei servizi con il volontariato; la riattivazione della Discharge room.
«Azioni concrete che abbiamo sempre condiviso e apprezzato – ha aggiunto Daniela Salvadori, coordinatrice provinciale Anpas zona senese – e che hanno permesso di migliorare l’attività di tutti i volontari e anche di incidere, in positivo, nella relazione tra volontari e professionisti del Pronto Soccorso, che deve essere improntata alla massima collaborazione e rispetto reciproco. Quella dei volontari è una presenza quotidiana all’interno del Pronto Soccorso che può e deve integrarsi in maniera armonica, sempre di più».
Presente all’incontro anche Sara Giannini, presidente della Pubblica Assistenza di Siena che ha sottolineato: «Grazie al tavolo istituzionale che vede Anpas e Siena Soccorso presenti insieme alle Scotte con incontri periodici, riusciamo ad essere portavoce delle istanze di tutti i volontari e a fare fronte comune. Inoltre, la possibilità di dare anche la parola a tutti i volontari, nel corso di incontri come quello che si è appena svolto alla Pubblica Assistenza, contribuisce ad aumentare la collaborazione e la trasparenza nelle relazioni, migliorando anche lo spirito di gruppo che è molto importante partendo sempre dal presupposto che quello che sta a cuore a tutti noi è la salute del paziente».