Siena

Scotte, la Fp Cgil interviene: “Serve strategia di valorizzazione del personale”

“Un giorno ci si proclama a favore della conciliazione tra vita e lavoro delle persone e il giorno dopo si mette in discussione questa possibilità. La Fp Cgil è solita presentarsi con la stessa faccia sia davanti all’azienda sia ai lavoratori”. Così, in una nota, la Fp Cgil di Siena.

“È innegabile che ci sia un problema di attrattività de Le Scotte: lo abbiamo visto dai tanti lavoratori, anche senesi, che si sono rivolti ai nostri delegati sindacali per la compilazione di domande di mobilità sociale e dai tanti rifiuti alle chiamate da graduatorie concorsuali di area vasta in cui il nostro policlinico è spesso tra le mete meno appetibili – prosegue il comunicato -. I motivi sono molteplici: fattori geografici, che rendono Siena sempre più isolata dalle grandi vie di comunicazione, e fattori strutturali, trasporti e infrastrutture, ma anche salari più bassi rispetto ad altre aziende sanitarie pubbliche, organici inadeguati e carichi di lavoro insostenibili. Tutto questo in un contesto che pone Siena tra le città più care d’Italia. La Fp Cgil, come sindacato più rappresentativo dei lavoratori della sanità in provincia di Siena, pone da anni proposte sui tavoli di trattativa ad ogni livello, e si presenta con gli stessi toni con le istituzioni, con i lavoratori e con la stampa”.

“Ribadiamo ancora una volta le nostre richieste sugli organici: pochi giorni fa è uscita la graduatoria concorsuale degli infermieri – si legge ancora -. I 17 infermieri già autorizzati sono insufficienti e ne servono molti di più. Allo stesso modo sono anni che non entrano operatori socio sanitari ed i pochi che entrano sono a tempo determinato; la graduatoria spesso citata rischia di scadere presto e va utilizzata. Non ultimi, servono tecnici sanitari e tecnici di riabilitazione, professionalità difficili da reperire, ma che è urgente implementare. Il salario è un altro fattore fondamentale e se è vero che il fondo de Le Scotte è determinato dalle norme vigenti e anche vero che è gravato da spese per il lavoro supplementare e poche sono le risorse che vanno in produttività o sulla valorizzazione economica prevista dal contratto”.

“Serve una strategia di valorizzazione del personale che inverta la tendenza: la Fp Cgil è pronta a fare la sua parte. Ricordiamo a tutti inoltre, a proposito di cose concrete, che per difendere la sanità dalle misure di impoverimento del governo saremo in piazza del Popolo a Roma il 19 ottobre prossimo” conclude la Fp Cgil.

emanuele giorgi

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