Scotte, visita istituzionale di Stefano Grifoni, coordinatore dell’Organismo Toscano per il governo clinico

Visita istituzionale e di confronto operativo all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese da parte del dottor Stefano Grifoni, coordinatore dell’Organismo Toscano per il Governo Clinico.

È stato fatto il punto sui risultati conseguiti nel 2022, la proposta di strategie per il triennio 2023-2025 e lo stato dell’arte del Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria alle Scotte. Il dottor Grifoni è stato accolto dal direttore generale Antonio Barretta e dalla direttrice sanitaria Francesca De Marco che, insieme al direttore del Pronto Soccorso, Giovanni Bova, hanno illustrato le caratteristiche organizzative e logistiche del Pronto Soccorso senese nel corso di una visita alla struttura e di un incontro con i professionisti a lavoro. La direzione ha inoltre presentato i nuovi lavori conclusi di recente e le tante innovazioni organizzative introdotte fra cui il potenziamento del Pronto Soccorso pediatrico e l’introduzione del “see and treat”, cioè la gestione infermieristica dei codici minori.

“Ringrazio il dottor Grifoni per la visita di oggi – ha detto il direttore generale Barretta -. È stata un’occasione importante per la nostra azienda per confrontarci con il coordinatore dell’Organismo Toscano per il Governo Clinico sui risultati ottenuti, sugli obiettivi futuri e sugli sforzi compiuti e ancora da compiere per rendere il nostro pronto soccorso efficace e resiliente. Lo ringrazio sinceramente per l’ascolto e per i preziosi spunti forniti. Ringrazio la direzione dell’Aou Senese per l’invito e per il confronto di oggi – ha aggiunto il dottor Grifoni -. Ho riscontrato una realtà fortemente dinamica che sta progettando e realizzando importanti cambiamenti e innovazioni, finalizzate a migliorare i servizi sanitari. Questo confronto con l’Aou Senese è il primo di una serie di altri momenti di approfondimento che intendo realizzare anche in altre aziende per raccogliere spunti utili per il governo clinico del nostro Sistema Sanitario Regionale e buone pratiche da replicare in altri luoghi”.