Partiranno questa settimana i lavori per il rifacimento della scuola “Achille Sclavo” dentro la Fortezza. L’intervento vale tre milioni di euro ed è finanziato con fondi Pnrr
L’assessore all’istruzione e all’edilizia scolastica Lorenzo Loré parla di una “una vera rivisitazione dell’edificio e dei suoi spazi. Come accaduto anche per gli altri istituti della città coinvolti negli ultimi mesi dai lavori di rifacimento, ci sarà un periodo in cui, inevitabilmente, le famiglie e i bambini dovranno sopportare qualche disagio, ma sono convinto che anche in questo caso il risultato dell’intervento ripagherà di ogni difficoltà e offrirà un ambiente moderno e più sicuro agli insegnanti e agli studenti. Il futuro della città si costruisce anche su queste basi”.
Il bastione di San Francesco della Fortezza Medicea di Siena, che ospita la scuola, è parte di contesto paesaggistico unico nel suo genere, tale da richiedere una sensibilità e un approccio al progetto non convenzionali.
L’attuale configurazione della scuola, suddivisa in “padiglioni”, consente infatti una sorta di permeabilità fisica e visiva nei confronti del paesaggio urbano e anche una permeabilità luminosa accentuata dal verde e dalle storiche alberature. L’attuale spazio tra i padiglioni della scuola genera dei “coni visivi” tra l’area interna al bastione di San Francesco e la città di Siena: una delle principali caratteristiche del progetto di rifacimento è stata quella di mantenerli e valorizzarli.
Nell’impianto planimetrico del nuovo edificio, pertanto, sono stati individuati dei blocchi funzionali più compatti, intervallati dai “coni visivi” trattati con superfici vetrate, così da mantenere la possibilità di poter guardare la città attraverso l’edificio. L’impianto planimetrico è caratterizzato da due ali che definiscono una porzione triangolare: una piazza aperta che funziona da “agorà”, sulla quale si rivolgono tutte le funzioni collettive della scuola, come l’ingresso, la mensa, l’aula per le attività integrative e il sistema di distribuzione.
Dall’”agorà” all’aperto sono visibili i coni ottici ed è possibile osservare la città di Siena così come oggi avviene nell’attuale tipologia a padiglioni. Ultimo e decisivo elemento di chiusura per delineare l’approccio architettonico al progetto è quello della copertura. Un grande tetto a tre falde inclinate, che si configura come una piramide a base triangolare, con un disegno delle porzioni chiuse che ricalca fedelmente gli spazi interni. La nuova scuola Sclavo sarà a un piano e avrà un’immagine caratterizzata da un’accentuata orizzontalità, data non solo dallo sviluppo longilineo del suo impianto distributivo, ma soprattutto dalla soluzione innovativa della grande copertura.
Gli impianti tecnologici proposti dal progetto consentiranno di ottimizzare i costi di gestione e manutenzione, in armonia con i temi dell’architettura sostenibile, per realizzare un’opera con contenuti innovativi che applichi concretamente i temi del risparmio energetico, l’uso di energie rinnovabili, il corretto trattamento per il riciclo delle acque piovane e di quelle di smaltimento, l’impiego di materiali riciclabili e rinnovabili.
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