Scuola, Cassanelli: “Manca la volontà di investire. Resta ancora il problema delle classi pollaio”
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“La scuola ripartirà con il personale docente e ATA quasi al completo. La situazione resta però fluida: alcuni insegnanti, per motivi personali o familiari, potrebbero rinunciare all’incarico già assegnato. Rispetto allo scorso anno, poco è cambiato, soprattutto in termini di precarietà. Su 918 incarichi, il 65% riguarda posti di sostegno. Lo stesso problema riguarda il personale ATA: soltanto il 33% delle disponibilità sul territorio viene coperto con incarichi a tempo indeterminato. Ogni anno, inoltre, si aggiunge un numero molto alto di posti in deroga, indispensabili per il funzionamento ordinario delle scuole”.
Così il segretario della Flc Cgil di Siena Anna Cassanelli a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico.
“Il quadro complessivo è chiaro: al di là dei proclami ministeriali, manca da anni una reale volontà politica di investire sulla scuola. Restano irrisolti anche i problemi storici, come le classi sovraffollate – continua-. Nella provincia, a fronte di un calo degli studenti da 33.249 a 32.684, sono state tagliate 23 classi. Sarebbe bastato rivedere i parametri sul numero minimo di alunni per classe per ridurre la numerosità, rendere la scuola più a misura di studente e al tempo stesso salvaguardare posti di lavoro. Per il sindacato, l’unica scelta possibile è investire sulla scuola e stabilizzare il personale. Un investimento che si traduce direttamente sugli studenti, sulle studentesse e, in definitiva, sul futuro del Paese”.