Tanti giovani talenti provenienti dalla Toscana e dall’Umbria sono stati premiati nell’Auditorium Sant’Agostino di Città della Pieve con ben 97 borse di studio messe a disposizione da Banca Centro per i figli dei soci e dei clienti.
Davanti ad un pubblico di 250 invitati, sono sfilati ragazze e ragazzi dagli 11 ai 25 anni che hanno ottenuto volti eccellenti negli esami finali del loro percorso di studi e sono stati premiati dal Presidente Florio Faccendi e dal Direttore Generale Umberto Giubboni. Insieme a loro alcuni importanti ospiti: il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini, l’arbitro della Serie A Manuel Volpi – che ha parlato della nuova opportunità data dal doppio tesseramento sia come calciatore che come arbitro – e la presidente della Cooperativa sociale di tipo B, Emanuela Miniati.
«Con questa cerimonia abbiamo festeggiato 25 anni dalla prima edizione – ha sottolineato il presidente di Banca Centro Florio Faccendi -: in un quarto di secolo abbiamo investito nella formazione di oltre 2500 studenti con oltre 750mila euro di borse di studio. Un investimento nel futuro di tutti i nostri territori, delle famiglie dei nostri soci e clienti, e anche della banca grazie ai tanti giovani soci che ogni anno premiamo per i loro risultati universitari. Oggi su 22mila soci, più di 1000 hanno meno di 35 anni e rappresentano la nuova generazione della nostra base sociale alla quale garantiamo una formazione ed esperienze cooperative grazie al Giovani Soci Centro Club. L’invito che rivolgo a tutti i ragazzi è quello di alzare lo sguardo e sognare».
«L’attenzione alla formazione e al mondo della scuola – ha aggiunto il Direttore Generale Umberto Giubboni – è sempre stata nel DNA della nostra banca, e in un mondo in cui si hanno a disposizione tante informazioni e poche conoscenze, il nostro ruolo diventa ancora più importante. È anche per questo che con le scuole stiamo avviando un percorso di educazione “finanziaria” per dare ai giovani gli strumenti necessari per orientarsi nel mondo dell’economia con le sue opportunità e i suoi rischi: dai pagamenti on line all’uso del conto corrente fino ai rischi delle truffe che viaggiano sempre più spesso sui social».
Emanuela Miniati ha raccontato come è nata l’esperienza della cooperativa che oggi a Corciano vede lavorare fianco a fianco 36 persone, tra cui una decina di giovani diversamente abili. «La cooperativa è nata nel 1998 quando abbiamo capito che per i ragazzi diversamente abili, dopo un percorso di studi e i corsi professionalizzanti, non c’erano opportunità professionali adeguate – spiega la Miniati -: Carta in Fiore oggi produce artigianalmente carta di alta qualità realizzando prodotti artigianali di alto livello e garantendo lavoro a numerose famiglie». Uno di questi oggetti, un diario realizzato a mano, è stato donato a tutti gli studenti, come ricordo di questa importante giornata in cui il mondo cooperativo, sotto vari aspetti, da quello bancario a quello sociale, si è unito per festeggiare i cooperatori di domani.