La San Bernardino sarà smembrata: la Regione non ha concesso più tempo per la ratifica del piano di dimensionamento della rete scolastica.
A comunicare l’esito insperato sono le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Snals in una nota. La notizia è stata diffusa durante una riunione della conferenza provinciale sull’istruzione.
I sindacati, nel dirsi contrari alla decisione, hanno comunque preso parte ad un incontro urgente – che hanno anche convocato – con Comune, Provincia, dirigenti scolastici, istituti comprensivi e il coordinatore della conferenza zonale.
L’obiettivo del confronto, si spiega, è stato quello di individuare “possibili soluzioni per minimizzare l’impatto che la riorganizzazione decisa per le scuole del Comune di Siena avrà sulla comunità educante”.
La scuola materna e l’elementare della San Bernardino si unirà alla Jacopo della Quercia, la media andrà insieme alla Tozzi. Dal faccia a faccia è emerso “l’impegno collettivo a scongiurare il rischio che lo smembramento della San Bernardino comporti l’interruzione della progettualità della scuola dell’infanzia e primaria con la scuola media e la perdita per la comunità educante del presidio di segreteria scolastica – spiegano le sigle -, nonché la necessità di rivederci dopo la pausa natalizia, per studiare le possibili soluzioni ai problemi individuati”.
“Come organizzazioni sindacali, attiveremo anche dei tavoli di confronto con l’Ufficio scolastico provinciale perché per noi è prioritario che questo piano di dimensionamento delle scuole, voluto da questo Governo col solo fine di risparmiare sulla pelle di studenti e studentesse – continuano-, non comporti anche la perdita di posti lavoro tra il personale docente, il personale tecnico-amministrativo e il personale collaboratore scolastico, che, inevitabilmente, avrebbe un riflesso negativo sulla popolazione residente e scolastica in termini di qualità della progettualità didattica e di erogazione di servizi”.
Per la San Bernardino e per la Folgore di San Gimignano, gli istituti che saranno accorpati, si attende oggi una delibera della provincia che dia il via libera al ridimensionamento. La scuola della città delle Torri sarà unita con un la scuola “2” di Poggibonsi.