Dopo un vertice che è stato definito da molti infuocato il suono della campanella è stato rimandato. Il Consiglio dei ministri di ieri, lunedì 4 gennaio, ha posticipato la riapertura delle scuole superiori all’11 gennaio, sempre che lo permetta l’evoluzione dell’andamento epidemiologico da coronavirus. Giovedì 7 gennaio, dopo la Befana, torneranno in classe gli studenti ed elementari mentre per le superiori, per il momento, rimane la formula della didattica a distanza. Le decisione definitiva sul rientro nelle strutture sarà presa in base ai dati del monitoraggio settimanale dell’Iss, che si terrà venerdì 8 gennaio. Tra chi voleva riaprire tutti gli istituti a partire dal 7 gennaio c’era anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che si era detto “convinto” sul fatto “che sia essenziale far riprendere la scuola in presenza anche per gli studenti delle secondarie di secondo grado”.“La Toscana dal punto di vista della lotta al Covid è in questo momento una delle Regioni più virtuose, dunque per noi il 7 gennaio la scuola riparte, naturalmente rispettando tutte le norme date dal Ministro della sanità Speranza”, aveva ricordato Giani.