Scuole occupate a Siena, studenti in campo per la Palestina e per il diritto allo studio

Prima il Liceo Artistico, poi il Piccolomini: le occupazioni studentesche nelle scuole del territorio. Gli ultimi in ordine cronologico sono stati i ragazzi che studiano al Convitto Tolomei, la cui mobilitazione andrà avanti fino al prossimo venerdì 31 ottobre.

“Protestiamo contro i crimini compiuti dal governo di Israele, contro il nostro governo che appoggia militarmente ed economicamente Israele, ed infine contro un sistema scolastico disconnesso dalla realtà, che non ci fornisce i mezzi per formare un personale metro critico politico e geopolitico” si legge in una nota diffusa dagli studenti. “Nelle scorse settimane centinaia di ragazzi in tutta Italia hanno protestato contro il genocidio del popolo palestinese e noi ci uniamo a loro”.

E proseguono: “A coloro che ci accusano dicendo che quello che succede in Palestina sta succedendo anche in altri Paesi, rispondiamo che è vero, le ingiustizie non sono solo a Gaza. Ma portando l’attenzione sul genocidio in Palestina accendiamo una luce nella coscienza dei ragazzi. Durante l’occupazione abbiamo invitato professori e giornalisti che trattano quotidianamente questi argomenti”.

Intanto al Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna, anche qui l’occupazione durerà fino al 31 ottobre, gli studenti parlano di una protesta che nasce “dai problemi della scuola italiana”, oltre che dall’urgenza di schierarsi sulla situazione internazionale. Chiedono maggiori investimenti per laboratori e strumenti didattici, la manutenzione degli spazi, una scuola “in grado di interpretare il presente” e criticano le recenti restrizioni su cellulari ed educazione all’affettività.

“Vogliamo che la scuola torni ad essere uno spazio di partecipazione e formazione civile, non solo un luogo di valutazione”,  spiegano dal collettivo. In questi giorni sono state organizzate assemblee, laboratori, proiezioni e incontri di approfondimento.

Foto di repertorio