I servizi dei tg e i video amatoriali ci mostrano ogni giorno, anche sui social network, quanto sia nuovamente forte il problema dell’eroina e oggi delle droghe sintetiche iniettate in vena. E come sempre i fatti ci sembrano lontani perché i luoghi sono sempre gli ‘altrove’, le periferie sconosciute a una città come la nostra che non ha mai avuto, strutturalmente, vere periferie di quelle che hanno anche le vite ‘al margine’, non solo le case e le strade.
Poi arriva la lettera firmata dai bambini, dai genitori e dagli insegnanti della scuola primaria Achille Sclavo, in Fortezza, e allora ci si trova a riflettere ancora una volta su quanto la città stia cambiando. Per carità, siringhe e droga ci sono sempre state ma avete fatto caso a quanto stiano aumentando, tra i ragazzi, le abitudini nell’utilizzo di eroina e droghe sintetiche? Non ci appartiene certo l’allarmismo da ‘ragazzi dello zoo di Berlino’ ma forse vale la pena guardare con maggiore attenzione anche alle richieste che arrivano dai ragazzi, alle parole dette e soprattutto a quelle non dette.
Il modo di chiedere attenzione, attraverso questa lettera, è di sicuro azzeccato: sono proprio i bambini della scuola elementare a scrivere, direttamente al sindaco e alla giunta comunale, invocando attenzione e salvaguardia per la Fortezza. E siamo certi che anche da parte degli insegnanti questo sia stato uno stimolo giusto da dare ai ragazzi, ché a quell’età hanno già formata una educazione e che possono coltivare un senso civico buono e consapevole.
“Gentile signor sindaco, gentili signori assessori, siamo i bambini della scuola Achille Sclavo, la scuola elementare di Fortezza. Vi scriviamo per raccontarvi quello che ci è appena successo e per chiedervi aiuto: tre settimane fa due di noi, giocando nel pomeriggio nella parte bassa della Fortezza, hanno visto all’interno di una delle due fontane laterali due siringhe, quelle che le nostre mamme hanno fotografato e che vi mostriamo con le immagini allegate a questa lettera.
Siamo preoccupati che la Fortezza possa non essere più un luogo sicuro: per noi piccoli che ci possiamo giocare senza che i grandi ci dicano ogni cinque minuti di stare attenti perché sta per passare una macchina, per i ragazzi e le ragazze che vengono a correre e a fare ginnastica, per gli adulti e gli anziani che vediamo passeggiare, chiacchierare, portare i loro cani, e per i musicisti di tutte le età della scuola di musica.
Vi chiediamo di fare ogni sforzo per tenere la Fortezza pulita, e proteggerla da chi ce la vuole portare via, e di pensare, per esempio, a chiudere i cancelli durante la notte. Noi siamo disponibili a fare tutto quello che possiamo per contribuire ad avere, non solo una Fortezza, ma una città che sia bella, sicura e veramente accogliente per i tanti turisti che passano da qui velocemente, ma anche per chi la abita e la vive tutti i giorni.
Per favore aiutateci a rimanere a giocare all’aperto con i nostri amici e compagni, non costringete i nostri genitori a tenerci in casa per la paura che fuori, all’aria aperta, potremmo farci male (…)”.
Naturalmente la lettera chiude con la richiesta di una risposta che non vada poi persa, i bambini in prima fila e poi i genitori e le insegnanti hanno sottoscritto e firmato un documento che potrebbe ritenersi valido per tanti altri problemi della nostra città. Loro parlano delle deiezioni dei cani non raccolte (ci siamo battuti tanto anche per questo e continuiamo a farlo) noi ricordiamo che ancora oggi i sacchi dei rifiuti rimangono fuori, per strada, fino alle 11 di mattina (e ci sono dalla sera precedente) e che il traffico della Ztl è pari a quello della Siena-Firenze.
Noi si continua a fare ciò che possiamo per smuovere attenzione e coscienze e se anche i bambini sono dalla nostra parte e danno il buon esempio, siamo sicuramente più forti.
Katiuscia Vaselli
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