“Siamo pertanto a chiedere o una analisi di tutte le candidature delle altre associazioni (visto che questo viene fatto nei confronti di Sena Civitas) o più concretamente conoscere se questo, che noi riteniamo essere un pretesto, è preso a motivo di non gradimento da parte delle altre associazioni del Polo Civico Siena alla permanenza stessa di Sena Civitas all’interno del Polo Civico Siena”. Così la nota diffusa da Sena Civitas che ha voluto rispondere ufficialmente all’ultimatum, impostogli da Fabio Pacciani e il polo civico, di chiudere le porte a Marco Falorni. Una scelta che non è andata giù al gruppo di Sena Civitas, come ha spiegato Pietro Staderini già ieri sera.
“Come Sena Civitas abbiamo deciso di non partecipare alla riunione di ieri mattina. La nostra presenza avrebbe sicuramente alzato il livello tensivo della riunione e, pertanto, riteniamo che sia giusto lasciarvi soli a decidere serenamente di quanto all’ordine del giorno – si legge -. Teniamo però a precisare che Sena Civitas ha da circa sei mesi portato avanti insieme ad altre componenti del Polo i contatti con il Falorni, proprio nella prospettiva di un rafforzamento del Polo stesso”.
“Il fatto che il Falorni abbia scelto di entrare nella nostra lista e non in quella di altri è stata una sua libera scelta – conclude -. Ovviamente nell’inserirlo nella nostra lista abbiamo tenuto conto dell’automatica sospensione prevista negli statuti di tutti i partiti allorquando, in presenza del logo del partito in altra coalizione, un iscritto aderisce ad una lista di una coalizione contrapposta. Seguirà comunque formalizzazione. Sorprende come altre componenti del Polo abbiano sollevato dubbi su questa candidatura, visto che sin dall’inizio era stato deciso che ogni associazione, nel rispetto delle regole che ci eravamo dati, sarebbe stata libera di scegliere i candidati che avrebbe ritenuto più opportuni. Sena Civitas ha operato in tal senso; mai abbiamo interferito o sollevato dubbi sulle candidature delle altre liste”.