Sconcerto. È quanto la UilTucs Toscana a espresso per il sequestro del cantiere “Esselunga” in via Massetana a Siena, effettuato il 4 settembre scorso dalle forze del comando di polizia edilizia e dai nuclei di investigazione del corpo dei carabinieri. All’origine del sequestro, l’ipotesi d’accusa di lottizzazione abusiva materiale, che provocherebbe, secondo gli addetti ai lavori, una trasformazione rilevante nel prospetto edilizio della zona. Cinque persone sono attualmente indagate.
Il responsabile UilTucs di Siena, Johnny Galeotti, si è detto molto preoccupato. Ciò che impensierisce il sindacato è che l’attività avrebbe dovuto iniziare entro il mese di dicembre 2024, ma tutto fa pensare che tale periodo inevitabilmente subirà un corposo ritardo a discapito innanzitutto di quelle lavoratrici e quei lavoratori che hanno sottoscritto un contratto con le parti datoriali, avendo peraltro già avuto un congruo periodo di formazione. Stiamo parlando di circa 100 persone.
“La UilTucs area Siena comprende e sostiene le ansie di questi lavoratori – si legge nella nota diffusa -e come organizzazione sindacale radicata sul territorio conferma di essersi già attivata per capire e soprattutto conoscere quale sarà l’immediato futuro di questi lavoratori attualmente dislocati tra Firenze, Prato ed Arezzo”.
“Confermiamo la fiducia nell’operato della magistratura – spiega il responsabile territoriale di UilTucs Toscana Johnny Galeotti – e comprendiamo la posizione di Esselunga che ha assicurato di aver acquistato l’area del cantiere, con un legittimo permesso di costruire, nel 2022. Ci auguriamo che ci sia tempestività nel chiarire l’intera vicenda. La UilTucs Toscana area Siena è pronta a dare il suo sostegno a lavoratori e lavoratrici nella consapevolezza della delicatezza del momento auspica unità di intenti con le altre organizzazioni sindacali”.