Sottopagava i lavoratori e li poneva a turni massacranti, senza avere cura delle loro condizioni di sicurezza e dandogli un vitto ed un alloggio fatiscente: così un cittadino extracomunitario, titolare di una ditta, è stato arrestato da carabinieri e guardia di finanza, sotto la direzione della procura.
Le indagini consistite in sopralluoghi, accertamenti tecnici, esame dei libri unici del lavoro e delle buste paga hanno consentito di ipotizzare lo sfruttamento di almeno quattro dipendenti extracomunitari,
A fare scattare gli accertamenti è stato un accesso dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e degli uomini dell’Arma di Cetona. Le fiamme gialle sono intervenute per ricostruire il profilo economico-finanziario del titolare dell’azienda, anche ai fini dell’aggressione dei beni in misura corrispondente all’ingiusto profitto.
In base agli elementi di prova raccolti, il pm ha richiesto l’adozione di misure cautelari idonee a prevenire la reiterazione dei fatti, applicate dal gip che ha condiviso l’ipotesi formulata dalla procura. Nei confronti del titolare dell’azienda sono stati pertanto disposti gli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, ed il sequestro preventivo dell’importo di 114.722,24 euro, pari all’ingiusto profitto a danno dei lavoratori.
Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità della persona sottoposta ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga la sentenza irrevocabile di condanna.