Per un’altra notte dormiranno al sicuro. Poi già domani potrebbero tornare in strada, anche se da Rifondazione Comunista è stata data disponibilità a farli rimanere nei propri locali. “Avevamo lo spazio a disposizione e glielo abbiamo concesso. È uno spazio che non è dignitoso e risulta piuttosto ristretto, perché questa sede non è pensata per tale funzione – dice Francesco Andreini, membro del partito-. Tuttavia, in assenza di alternative, ci siamo impegnati a rispondere a questa loro esigenza. Mi sembra però che manchi una risposta istituzionale: su questi temi siamo davvero molto in ritardo. In fondo, loro non chiedono molto: vorrebbero semplicemente essere regolarizzati per poter condurre una vita normale. Probabilmente rimarrebbero qui, contribuendo e magari lavorando”. Tuttavia per una novantina di cittadini pakistani continua a mancare una soluzione strutturale. Non rientrano ancora nel programma di accoglienza e dopo essere stati costretti a lasciare il parcheggio Il Duomo, sopravvivono con alloggi di fortuna. Una situazione insostenibile a lungo andare