Si fingono carabinieri per truffare una novantenne, arrestati

Si sono resi responsabili della truffa del “finto carabiniere e dell’incidente stradale” ai danni di una novantenne di Murlo, ma sono stati arrestati in flagranza di reato dai ‘veri’ militari della stazione di Murlo e del Nucleo Operativo Radiomobile di Montalcino.

Il modus operandi, ricorda l’Arma, “è noto ed è già stato riscontrato nei numerosissimi casi denunciati in passato, sia nella provincia di Siena che sul territorio nazionale: un finto maresciallo dei carabinieri contatta al telefono la vittima, generalmente una persona anziana, e comunica che un congiunto ha causato un grave incidente, trovandosi in una caserma dell’Arma in stato di fermo/arresto. Il truffatore aggiunge che per rimettere in libertà il parente trattenuto in caserma è necessario versare una cospicua somma di denaro (diverse migliaia di euro) a titolo di cauzione e che a breve sarebbero passati presso la propria abitazione a ritirare la somma”.

Secondo l’ipotesi accusatoria, è la stessa modalità con cui sarebbe stato messo a segno anche il colpo a Murlo: l’anziana vittima è però riuscita a contattare i carabinieri, raccontando di aver ricevuto la telefonata di un maresciallo che la informava di un grave incidente causato dal figlio, ristretto in caserma, per il quale era necessaria una cauzione di 13.900 euro.

I militari sono così riusciti a intervenire in tempo, fermando due uomini che erano appena usciti dall’abitazione dopo aver consumato la truffa, facendosi consegnare monili in oro e denaro contante per un valore complessivo di circa 2mila euro.

Al termine dell’operazione i due soggetti, uno residente nella provincia di Foggia e l’altro in quella di Napoli, sono stati condotti, in attesa dell’udienza di convalida, nel carcere di Siena, a disposizione dell’autorità giudiziaria.