Siena

Siam venuti a cantar maggio

Un’antica usanza forse ereditata dagli etruschi o legata agli dei pagani, che ancora sopravvive in certi luoghi, vuole che la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, i così detti maggiaioli girino di podere in podere nella campagna, allietando la serata con i canti del maggio. Maggio, è il mese della rinascita e viene celebrato come in un’invocazione di rito, per propiziare il buon raccolto, nel periodo in cui ormai la semina comincia a germogliare, e la natura si risveglia. Con vestiti molto agresti e colorati i maggiaioli bussano alla porta dei poderi intonando “Siam venuti a cantar maggio, qui sull’uscio della sposa, ma la sposa è andata via, è nel campo a raccoglier fiori…”. Tale tradizione ai tempi di Lorenzo Il Magnifico prese il nome di Calendimaggio, con riferimento al calendario dell’antica Roma (per cui il primo del mese ricorrevano le Calendae), ma col passare del tempo si affermò il nome di maggiolata.

Il gruppo dei maggiaioli, composto solo da uomini, gira per i poderi portando a volte rami verdi, fiori o ornamenti che richiamano il mondo rurale. I canti sono accompagnati da strumenti a fiato e a volte dalla fisarmonica, vengono sempre cantati in strofe e in rima, spesso improvvisate o a canovaccio. Le strofe sono per lo più scherzose o d’invettiva e vengono rivolte al capoccia alla massaia, o alle ragazze da marito, per propiziare il buon raccolto o “che le faine e le volpi un’accostino all’aia”.

Al termine dei canti, ai maggiaioli vengono fatte offerte di vino sincero, baccelli con formaggio, dolci, ospitalità e offerte in denaro, a ricambiare l’invocazione del buon raccolto.

Questa tradizione ancora oggi è molto sentita in certe zone dell’Amiata e a Castiglion d’Orcia, dove il giro si conclude all’alba al camposanto per salutare i maggiaioli trapassati e nei giorni successivi viene fatta una colletta tra compaesani per terminare la festa in una merenda collettiva.

E se quest’anno alla campagna questa invocazione è stata sottratta, speriamo che la rievocazione nel ricordo possa servire alla natura per regalarci un buon raccolto.

Stefania Tacconi

marco crimi

Share
Published by
marco crimi

Recent Posts

“Adotta un unicorno”: il Leocorno lancia la campagna di crowdfunding per l’acquisto di un’opera d’arte

Con grande entusiasmo e orgoglio, la Contrada del Leocorno annuncia l’avvio di una campagna di…

35 minuti ago

Meteo, weekend con cieli sereni ma minime sotto lo zero

Questa mattina abbiamo registrato minime in forte calo sia sulle zone collinari che in quelle…

51 minuti ago

Gli studenti senesi realizzeranno il logo del Garante dei detenuti, ecco il bando di concorso

Un bando di concorso per la realizzazione del logo del Garante dei diritti delle persone…

54 minuti ago

Benvenuto Brunello, boom di prenotazioni per i walk around tasting. Domani Ozpetek svela la targa

Montalcino attende lo svelamento della piastrella: domani per il Benvenuto Brunello sarà mostrata la tradizionale…

1 ora ago

In scadenza i permessi triennali Ztl garage. Per il rinnovo necessaria la domanda online

"Scadranno il prossimo sabato 30 novembre i permessi triennali Ztl Garage. I titolari dei permessi…

1 ora ago

Autonomia differenziata, sette bocciature dalla Consulta. Lehner (Unisi): “Il referendum dovrà essere ripresentato”

Sette punti sono illegittimi, altri cinque devono essere letti in modo "costituzionalmente orientato": la Consulta…

1 ora ago