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“Siamo tutti nella stessa barca, aiutiamoci per non affondare”: l’appello di un commerciante senese a politica e cittadini

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“Ogni volta che esce un articolo sulle chiusure, la reazione è sempre la stessa: ‘Siena fa schifo, non c’è più niente, non c’è più servizio’. Basta. Siena non ha bisogno di polemiche, ma di soluzioni”. Fatti, non parole, per aiutare il commercio senese: è il messaggio di Giulio Venturini, del negozio XO di via Montanini, che in un video social invita a fare fronte comune: “Siamo tutti nella stessa barca, diamoci una mano per non affondare”. Undici anni di sacrifici messi a rischio da incassi che non coprono più le spese. Venturini racconta una fatica che è la sua ma anche quella di tanti colleghi, e lancia un appello chiaro: “Vedo tante attività chiudere, non certo per piacere, ma perché non ce la fanno: le spese superano gli incassi e alla fine si alzano le mani. Secondo me bisognerebbe aiutarsi tutti a vicenda. È un problema serio: ho quasi 36 anni e mi chiedo quale sarà il mio futuro”. Alla crisi economica si somma la solitudine. Venturini sottolinea come sarebbe importante un maggiore sostegno e annuncia il trasferimento del suo negozio all’Arco dei Pontani, una scelta dettata dal bisogno di nuovo slancio, tra fiducia e incertezza. “Quello che mi fa male è sentirmi abbandonato. Mi aspettavo, ad esempio, che il sindaco o qualcuno passasse almeno a Natale nei negozi, anche solo per dire ‘siamo con voi’. Invece ci si sente soli – conclude –. E da soli non si va da nessuna parte: servirebbe un punto di fine e di inizio per ripartire davvero”.

MC