Un leccio piantato per ogni matricola: prende corpo il progetto sostenibile dell’Università di Siena

I primi 2500 lecci dovrebbero essere piantumati a Pian dei Mori e alle Volte Basse, altri alberi dovrebbero destinati in aree urbane per prevenire isole di calore nel corso del 2024.

Si muoverà lungo quest’asse l’iniziativa “Cresce con te: un albero per matricola” che l’Università di Siena ha presentato oggi.

Contestualmente è stato firmato anche l’accordo tra ateneo e provincia che permetterà così di ridurre le emissioni di gas serra e di aumentare la quota di assorbimento degli stessi gas.

La piantumazione sarà a cadenza annuale e si partirà dall’area di Sovicille. Il motivo dell scelta dipende dal fatto che il territorio sia boschivo  e che le piante provengano dal vivaio Il Campino, che è gestito dall’Unione dei comuni della Val di Merse.

“L’ateneo decide di investire sul futuro: gli alberi, così come i nuovi studenti, rappresentano il futuro del nostro ambiente e della nostra società”, ha osservato il rettore Roberto Di Pietra.

“Il tema della sostenibilità ambientale è iscritto nella nostra agenda con cui ci siamo posti l’obiettivo, tra gli altri, di valutare il bilancio delle emissioni dei gas climalteranti, ritenendolo un elemento strategico per la definizione delle nostre politiche di sviluppo, non solo ambientali”, la puntualizzazione del presidente della provincia David Bussagli.

“Gli alberi che cresceranno nel ‘Lecceto di Unisi’ non solo contribuiranno alla riduzione dell’impronta carbonica, ma rappresenteranno anche un legame duraturo tra i giovani studenti e il nostro territorio. È un gesto simbolico ma potente che ci vede impegnati verso un futuro più verde e sostenibile”, le parole del sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti

“Piantare un albero per ogni matricola è un messaggio di speranza e di attenzione alle generazioni future, è un bell’esempio di come l’ecologia e l’istruzione possano camminare l’una al fianco dell’altra. Compensare le emissioni di gas serra che non riusciamo ad evitare è un dovere sempre più stringente per territori, istituzioni e aziende”, ha aggiunto il professor Simone Bastianoni, delegato del rettore alla sostenibilità e presidente dell’Alleanza territoriale carbon neutrality