Nella sala del Mappamondo di Palazzo Pubblico, Siena ha vissuto un momento fondamentale per il suo sviluppo: è stato siglato l’accordo di cinque anni tra la nostra università e il Parlatino, istituzione parlamentare sovranazionale che rappresenta 23 paesi del Sud America.Presente anche il Comune con il sindaco Luigi De Mossi, come testimone d’onore. Il patto si pone l’obiettivo di “facilitare la comunicazione tra l’università di Siena e le istituzioni culturali ed educative con le quali il Parlamento ha alleanze strategiche (come Unesco, Organizzazione degli stati americani ndr), con il fine di realizzare interscambi di informazioni – si legge -, accademici, studenteschi e culturali e di sviluppare attività congiunte in tali campi”.
“Questa è un’ulteriore medaglia che diamo ad una città ricca di prestigio”, queste le parole del sindaco Luigi De Mossi che prosegue “è la prima volta che un parlamento partecipa ad un atto di tale spessore con una singola città, questo è un procedente che dovrebbe essere studiato dai costituzionalisti”. Per l’ambasciatore italiano di Panama Massimo Ambrosetti questo è “un segnale che sottolinea là centralità della formazione e del dialogo in una fase di cambiamento strutturale delle relazioni internazionali”.
Ma i benefici per la nostra città potrebbero non fermarsi qui: proprio Ambrosetti, che ha visitato Siena qualche mese fa, in un lungo colloquio con il presidente della locale Confocommercio Stefano Bernardini ha ipotizzato la partecipazione di alcune aziende della nostra provincia alla prossima settimana della cultura italiana nel mondo. Nel testo firmato oggi viene spiegato che Siena e la sua università sono un punto di riferimento ed unicum della cultura italiana. Le contrade vengono considerate un modello unico di vita a livello internazionale. Un intero continente, quindi, non solo ha riconosciuto l’esistenza delle 17 consorelle ma anche e soprattutto la loro importanza e la loro “funzione sociale pluricentenaria ” che viene ” studiata dalle maggiori istituzioni” globali.
Siena potrà esporre la sua lunga storia fatta di tradizione, ma anche le tante opportunità che si possono trovare nel suo territorio, di fronte alla commissione cultura del parlamento latinoamericano, il luogo dove sono invitate le maggiori istituzioni accademiche sudamericane. Tra questi c’è l’Unione delle università dell’America Latina e dei Caraibi che rappresenta 230 tra i migliori atenei pubblici e privati dell’intera regione.Il Parlatino, favorirà la comunicazione tra Università degli studi di Siena e istituzioni educative “con il fine di realizzare interscambi di informazioni, accademici, studenteschi e culturali e di sviluppare
attività congiunte in tali campi – si legge nell’accordo”. Una firma storica per Siena , anche perchè l’università è la prima e l’unica in Europa ad avere un accordo di cooperazione di questo tipo con il Parlamento Latinoamericano.
Basilare per l’accordo odierno è stato l’operato del Rettore Francesco Frati. Da sempre impegnato a dare maggiore respiro internazionale all’università Frati, lo scorso anno, ha siglato un patto con la Università Statale di Panama. ” Si apre la porta con un continente con tante risorse che ha voglia di farsi conoscere e di fare conoscere il mondo ai propri studenti- ha detto lo stesso Frati”- Ad agosto 2019 il Rettore è stato ospite proprio del paese centramericano dove ha visitato il parlamento latinoamericano insieme all’avvocato senese Alberto Botarelli (ex alumnus e membro della Sociedad de Estudios Internacionales), ed ha potuto incontrare il Coordinatore Tecnico del Parlamento Alfredo Jimenez Barros e il Segretario Generale della Commissione “educazione, cultura, scienze tecnologia e comunicazione” Rolando Gonzales Patricio.
Da tali incontri e da questo importante viaggio è iniziata una collaborazione tecnica che ha portato alla stipula di questo importante accordo internazionale. Lo stesso Botarelli, a conlcusione della giornata ha fatto sapere che ” perr la prima volta un parlamento ha un accordo con un’università appoggiata da un’intera città. Di solito istituzioni di questo genere si confrontano con parlamenti e città”, e ancora “questo ci spinge a portare Siena in altre parti del mondo. Oggi ci hanno spalancato le porte dell’intero Sud America”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi