Venticinque in provincia di Siena, 268 in Toscana. Sono i lavoratori e le lavoratrici che dal 1° marzo non avranno un lavoro a seguito dell’esclusione dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole italiane, a dare la notizia sono i sindacati Cgil-Cisl-Uil che in una nota unitaria denunciano “il drammatico epilogo della due giorni di trattativa al Ministero del Lavoro per esaminare e ricercare soluzioni alternative ai licenziamento, una conclusione drammatica per un intero paese che riscontra il fallimento di una vertenza tra le più gravi, per numero di famiglie coinvolte, vissute negli ultimi anni”.
I segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti Toscana Stefano Nicoli, Gianni Elmi Andretti e Guido Mazzoni hanno inoltre fatto sapere che a determinare i licenziamenti è stata “una scelta precisa del Miur e del Governo- scrivono-. Di fatto non è stato avviato alcun confronto di merito per una precisa volontà del Governo, sordo alla richiesta di farsi carico complessivamente della vertenza come le organizzazioni sindacali chiedono da mesi; del Miur che non si è interessato concretamente a trovare soluzioni anche per i 4mila lavoratori che da anni lavorano nelle scuole e ieri sera ha abbandonato la riunione; delle imprese che da irresponsabili hanno interrotto un confronto volto a ricercare ogni possibile soluzione per tutti i soggetti coinvolti che andassero oltre il proprio esclusivo interesse economico; dal Ministero del Lavoro che ha dichiarato di non avere soluzioni immediate e concrete da proporre”.
“Nonostante le numerose richieste reiterate a più riprese il Governo non ha- continua la nota-, pensato – o voluto pensare – ad affrontare in tempo utile tale condizione, e le nostre richieste di costruire un percorso di sostegno e di prospettiva per quattro mila persone non hanno avuto risposte. Si è scritta un’altra brutta pagina per il mondo del lavoro, dove sempre più spesso, per la mancanza di assunzione di responsabilità della politica e delle imprese, si sacrificano la dignità e il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori. A questa condizione le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil della Toscana chiederanno un incontro alla Prefettura di Firenze e alla Presidenza della Regione Toscana, al fine di informare le Istituzioni del drammatico epilogo di questa vertenza. Per questo è convocato un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti scuole giovedì 5 marzo alle 10.30 davanti alla Prefettura di Firenze in via Cavour”.
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