In merito agli articoli di stampa relativi ai dati diffusi dal comune di Siena, dove si evidenzia il ‘boom’ delle locazioni turistiche, non possiamo che essere preoccupati”. Così esordisce Mariano Di Gioia, neo segretario generale della Filcams Cgil provinciale. “Innanzitutto sarebbe importante declinare che cosa significa ‘struttura extra alberghiera’, perché non vorremmo che all’interno dello stesso calderone ci fossero strutture gestite a livello aziendale con strutture gestite a carattere familiare non imprenditoriale – prosegue Di Gioia -. Perché la crescita esponenziale e senza controllo degli affitti turistici non crea turismo di qualità, non distribuisce risorse alle lavoratrici e ai lavoratori, penalizza gli operatori che in modo corretto stanno sul mercato e dà profitto solo a chi di quegli immobili è proprietario”.
“E restiamo sorpresi come l’assessore Giunti, in una sua dichiarazione, – prosegue il sindacalista – si preoccupi solo ed esclusivamente dell’affiorare del sommerso, ed ovviamente non possiamo che essere d’accordo con lei, ma non dell’aumento ingiustificato degli affitti privati ad uso turistico, che contribuisce allo spopolamento del centro storico e alla crescita ingiustificata dei prezzi degli affitti, ad esempio per le giovani coppie o ancor peggio per quei lavoratori stagionali che spesso sono costretti a vivere a diversi chilometri dal proprio luogo di lavoro. Il comune dovrebbe invece avviare un serio confronto in merito con tutte le parti sociali e le organizzazioni sindacali, perché il rilancio delle
attività commerciali a Siena passa soprattutto da politiche di calmieramento degli affitti”.
“Ci viene spontaneo chiedere: ma quale modello sociale vuole costruire per la Città questa Amministrazione? – conclude il segretario della Filcams Cgil – Forse oltre agli operatori economici e alle loro associazioni di rappresentanza, il cui silenzio assordante sul tema ci preoccupa, è arrivato il momento che la Giunta ascolti anche chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori del settore”.