È un bando per l’assunzione di un funzionario ad alta qualificazione che fa scattare la polemica nel Comune di Siena. Nell’avviso si legge che, a parità di titoli e meriti, “si applica il titolo di preferenza in favore dei candidati appartenenti al genere maschile”. E sul tema era intervenuta l’opposizione cittadina nello scorso consiglio comunale di fine dicembre. Anna Ferretti, consigliere della lista civica di centrosinistra Progetto Siena, aveva posto all’attenzione dell’aula, durante la discussione del voto sul bilancio previsionale del comune, elementi che, in sua opinione, potevano prefigurare un ipotetico caso di discriminazione. “Non so a chi sia venuto in mente, penso sia un caso più unico che raro”, aveva affermato Ferretti facendo riferimento alla preferenza maschile. Da qui ne sono scaturite polemiche che il Comune ha respinto, citando il decreto del Presidente della Repubblica 82 del 16 giugno 2023, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entrato a 14 luglio. L’atto ha modificato il decreto 487 del Presidente della Repubblica del 1994, stabilendo che nei concorsi pubblici, qualora il differenziale tra i generi sia superiore al 30%, si applica il titolo di preferenza, a parità di titoli e meriti, in favore di quello meno rappresentato. A Siena al momento sono sette gli ingegneri funzionari ad alta qualificazione: cinque di loro sono donne -71,42%-, 2 gli uomini -28,58%- . Il differenziale dunque è superiore al 30%. “Abbiamo solo inserito un criterio di legge. E i nostri numeri non devono sorprendere perché Siena può fare scuola, in termini di occupazione femminile a tante realtà”, le parole del vicesindaco Michele Capitani. “Il bando comunale è regolare”, ha quindi rivendicato