Tra le polemiche e le perplessità degli ultimi giorni alla fine è arrivato il “Si ” finale all’istituzione dei consigli d’area che andranno a sostituire le consulte territoriali dei cittadini, abrogate perché ritenute superate come assetto organizzativo. La discussione in aula però non era partita con il piede giusto, in seguito ad un’accesa discussione tra il sindaco Luigi De Mossi e il consigliere di Per Siena, Pierluigi Piccini. Il nuovo regolamento per il funzionamento dei consigli d’area è stato integrato on un emendamento, votato all’unanimità, presentato da Giulia Periccioli (PD) e firmato anche dai colleghi di gruppo Alessandro Masi e Bruno Valentini; Pierluigi Piccini, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini (Per Siena) e Claudio Cerretani (In Campo), con il quale all’art. 7 si garantisce la rappresentanza di genere in misura del 40%.
L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione comunale è invece quello di : “modernizzare e semplificare l’attività istituzionale, ponendola più vicina alle necessità della popolazione attraverso soluzioni snelle e di migliore accessibilità- si legge in una nota-. In relazione ai contenuti programmatici assumono un ruolo fondamentale i temi della sicurezza urbana e la semplificazione dei rapporto con i cittadini e il territorio, dando plusvalore a quelle iniziative che assicurino un coordinamento efficace, migliorino la percezione delle reali esigenze degli abitanti e il funzionamento dei servizi verso la comunità. Si tratta di un nuovo modello organizzativo che sta alla base di un progetto che vede Siena partecipata e solidale per la diffusione e presenza istituzionale, e la crescita della rete sociale”.
In base al Regolamento le articolazioni territoriali sono: consiglio di area 1 (Acquacalda e Petriccio), consiglio di area 2 (Scacciapensieri, San Miniato, Vico Alto), consiglio di area 3 (Pispini, Romana, Taverne, Isola d’Arbia), Consiglio di Area 4 (San Marco, Tufi, Costalpino, Ginestreto,) e consiglio di area 5 (Camollia, Palazzo Diavoli, San Prospero, Ravacciano). L’ attività di queste nuove strutture è meramente consultiva e propositiva, nel rispetto delle competenze degli organi di governo del Comune, interagendo con il sindaco o consigliere delegato. Il primo cittadino può programmare la convocazione periodica di una specifica conferenza delle singole aree per lo scambio di informazioni, coordinamento di iniziative, promozione di eventi in città o in singole zone, frazioni o località.
L’adesione al progetto Siena partecipata e solidale è totalmente gratuita e spontanea; l’amministrazione si impegna a reperire soluzioni organizzative, come le sedi per le assemblee di quartiere che verranno convocate almeno due volte all’anno. Ciascuna Area è rappresentata da un apposito consiglio, nominato dal sindaco, su proposta del consiglio comunale, formato da 8 componenti, dei quali 4 indicati dai gruppi consiliari di maggioranza, 2 da quelli di minoranza, e altri 2 iscritti spontaneamente a un albo, appositamente predisposto, dal quale il primo cittadino sceglierà due nominativi.I consigli di Area sono istituiti con l’obiettivo di promuovere occasioni di socializzazione, concorrono a rappresentare le esigenze della popolazione, sono uno strumento di consultazione degli organi comunali, valorizzano le associazioni dei cittadini, le organizzazioni di volontariato, le altre formazioni sociali e le iniziative dei singoli residenti nei quartieri.
Sulla scelta odierna rimangono le diffidenze dell’opposizione. “Questo è un atto fondamentale – spiega il capogruppo dem Alessandro Masi-, lo strumento con cui la maggioranza si relaziona alla nostra città . Così riproduce le logiche di maggioranza ed opposizione che sovraintendono al governo ma che non riflettono le logiche della partecipazione. Queste strutture non sono ad elezione diretta ma sono a nomina del consiglio comunale. Nella relazione con la città, mi sembra che poi si stia confondendo la figura del consigliere delegato con la figura dell’assessore”.
Più convinti invece i membri della maggioranza che avevano espresso perplessità sull’argomento.
“Dopo le polemiche degli ultimi giorni, siamo soddisfatti dell’ottimo risultato raggiunto sui Consigli di Area che dimostra la disponibilità del Sindaco a recepire tutte problematiche, che anche all’interno di una maggioranza possono sorgere data la diversità di pensiero di ognuno di noi. – scrivono i consiglieri di Voltiamo Pagina-.Durante l’intervento conclusivo infatti il Sindaco ha ribadito che “ anche nella mia maggioranza sono emerse legittime perplessità sul piano tecnico e sul piano politico, e tutte le abbiamo attentamente soppesate. Offro la mia personale garanzia di sindaco sul fatto che di tali osservazioni fatte sarà debitamente tenuto conto, nella costituzione e nel funzionamento di questi nuovi strumenti di partecipazione popolare. Assicuro che i consigli di area saranno ben diversi dalle vecchie consulte territoriali, che non avevano funzionato, tanto che alcuni si erano giustamente battuti per contrastarle. Aggiungo infine che il regolamento prevede una fase sperimentale, e che un’attenta verifica sarà fatta già al termine del primo anno di attività.”
“Ci stupiamo, che fuori e dentro la maggioranza, ci sia ancora qualcuno che tenda al “pensiero unico” e vogliamo ricordare come proprio il voto civico e quindi libero abbia fatto trionfare alle ultime elezioni amministrative il Sindaco Luigi De Mossi – concludono-. Continueremo a lavorare, in maniera propositiva senza condizionamenti come ci chiedono i nostri elettori, i quali sono gli unici ai quali rispondiamo e valuteremo nella maniera più obiettiva possibile tutte le criticità che si potranno presentare”.