Siena Cuore è l’associazione che promuove e sensibilizza le manovre salvavita e l’utilizzo dei defibrillatori. Ad un anno dalla sua nascita, le richieste di iscrizione ai corsi sono aumentate, così come le persone che si sono formate (più di 1200 nel 2016, tra adulti e ragazzi). Per il 2017 sono in programma tanti eventi, soprattutto nelle scuole, per coinvolgere i giovani
Aveva deciso di uscire per una passeggiata. Due passi in paese, in un tranquillo lunedì di novembre, che potevano essere gli ultimi per un uomo di 40 anni, originario di Castiglione d’Orcia. Era uscito per prendere una boccata d’aria, quando all’improvviso sente mancargli il respiro, si accascia, ha un malore all’altezza del cuore e ha la vista annebbiata. Una fibrillazione ventricolare, si scoprirà dopo, grazie alla spiegazione dei medici. Poteva non farcela l’uomo, se non fosse stato per il pronto soccorso di due passanti che, senza pensarci troppo su, hanno disteso il giovane e effettuato una manovra salvavita, prevedendo che si trattasse di un arresto cardiaco. E subito dopo sono corsi a prendere un defibrillatore, nella sede della società sportiva vicina al luogo dell’accaduto.
Sangue freddo? Si, ma il merito va soprattutto ai volontari del corso BLSD di Siena Cuore, l’associazione senese che si occupa della diffusione e della promozione delle manovre salvavita e dell’utilizzo dei defibrillatori. Il giovane di Castiglione d’Orcia, senza l’aiuto tempestivo dei due passanti, forse non ce l’avrebbe fatta.
“Un’altra tragedia – ci racconta Juri Gorelli, presidente dell’associazione – che viene evitata, grazie alla costanza dei volontari, dei medici e degli infermieri che ogni anno sensibilizzano i cittadini e divulgano la cultura della defibrillazione precoce. Le due persone che hanno aiutato l’uomo avevano fatto il corso alla Misericordia, grazie alla nostra associazione, per imparare come si utilizza un defibrillatore e cosa fare nei casi di emergenza. Un’anomalia del ritmo simile può essere trattata tranquillamente, se si ha un defibrillatore nelle vicinanze o un medico che sa cosa fare. Il nostro corso insegna anche a mantenere la calma ed effettuare le giuste manovre per il pronto soccorso”.
Una bella lezione che può salvare la vita…
“È stata davvero una bella soddisfazione, quando ce lo hanno detto. Questo significa che quello che facciamo ha dei risultati e ci fa davvero piacere. Dopo questo accaduto ci hanno contattato in tanti nella provincia, hanno visto l’utilità dei nostri corsi e del lavoro che ogni giorno portiamo avanti. Siamo partiti in sordina, come accade spesso quando si inizia una certa attività, ma le persone nel tempo hanno capito l’importanza di ciò che facciamo e si accorgono del beneficio che apportiamo alla comunità e alle vite stesse della gente”.
Quando è nata la vostra associazione?
“Siamo nati nel 2015. Siamo un gruppo di medici e infermieri che lavorano nell’azienda ospedaliera senese e nel tempo libero si occupano di divulgazione e formazione delle manovre salvavita e del corretto utilizzo dei defibrillatori. Da un anno siamo centro di formazione Irc comunità, che ci permette di insegnare anche a persone non sanitarie. I nostri corsi insegnano come effettuare le manovre di salvataggio e rilasciamo un attestato alla fine della formazione. Siamo andati nelle scuole, nei centri sportivi, abbiamo presidiato a feste e manifestazioni pubbliche. Il nostro obiettivo più importante adesso sono i ragazzi, per sensibilizzarli sin dalla tenera età. Quest’anno abbiamo avuto più di 600 giovani”.
Quindi un bilancio a dir poco positivo quest’anno
“Nel 2015 abbiamo formato circa 450 persone, solo nella nostra associazione, conseguendo il certificato alla fine del corso. Quest’anno il numero è salito a più di 800. Per avere un quadro dei risultati e del bilancio annuale della nostra attività, elaboriamo anche una parte scientifica. Due settimane fa, ad esempio, abbiamo avuto un congresso dove hanno partecipato anche altre associazioni con cui abbiamo confrontato i nostri e i loro risultati”.
Quali sono le prospettive del 2017?
“L’anno prossimo vogliamo proporre altre iniziative, con i comuni limitrofi. Una serie di eventi che finiranno con una giornata dove parteciperanno le scuole, per festeggiare la formazione. Per portare avanti il nostro lavoro facciamo anche raccolta fondi e quest’anno ci siamo impegnati a donare a tutte le scuole un defibrillatore. L’ultimo lo abbiamo donato alla scuola di Presciano, a Taverne d’Arbia. Altri quattro sono stati dati ad alcune scuole di Siena, come la San Bernardino, la Cecco Angiolieri e la Dupré. I prossimi saranno per il Liceo classico e per il Liceo artistico. In particolare con la Duccio di Buonsinsegna organizzeremo una giornata particolare: i ragazzi realizzeranno delle opere che verranno messe all’asta allo scopo di donare i defibrillatori”.
Un calendario ricco di eventi, insomma. Qualche anticipazione?
“Ancora non abbiamo una data precisa, ma sicuramente da maggio vogliamo intensificare la nostra attività e sensibilizzare quanti più cittadini possibile. Già con i giovani abbiamo fatto un bel lavoro. Siamo davvero soddisfatti!”.
Michela Piccini