“Siena è il mondo dentro quattro mura, è la malattia di se stessa, è la cura”: basterebbero questi pochi versi per raccontare cosa c’è dietro “Siena”, la canzone che Daniele Melis, trentacinquenne senese, musicista, ha dedicato alla sua città.
La sua non è una semplice dedica ma è un racconto fatto d’amore e anche di rabbia, sentimento comune ai senesi: da una lato c’è Siena, la sua musa bellissima, la “perla del mondo” , come Daniele la definisce nel suo testo; dall’altro c’è l’amara consapevolezza che, nella nostra città, il tempo sia come congelato, con i problemi economici determinati dalla vicenda della Banca Monte dei Paschi, i fallimenti delle squadre sportive, la crisi e le criticità che continuano a persistere nonostante il passare degli anni. “Questo è un posto bellissimo che però purtroppo si ‘ammala’ spesso”.
E così Daniele descrive la città che gli “ha dato la vita”, una città , come canta lui, “assaporata, comprata, mangiata e disonorata” da molti. Anche le immagini che passano nei tre minuti e quaranta di filmato hanno un forte potere evocativo: Siena si mostra nelle sue bellezze, dal Duomo a San Domenico fino a Piazza del Campo. Ma il centro, ripreso attraverso un drone e con attrezzature professionali, è spoglio della vita e dell’energia dei suoi abitanti.
E le strade e i vicoli, immersi nel silenzio, riflettono quelle che sono le sensazioni dell’artista, che oggi vive a Viareggio ma che a Siena è nato e cresciuto tra le scuole a Sant’Agostino fino al Sarrocchi e all’università. Sensazioni, dicevamo, che abbiamo in molti, di appartenere in modo viscerale a un luogo che ancora non riesce a guardare avanti dopo il trauma subìto una appena dieci anni fa: “Ancora vedo la mia città ferma, bloccata dalle polemiche – continua Daniele-. Ma Siena è una realtà viva e deve superare questo refrain”.
La canzone ha una lunga storia: è nata da uno sfogo che Daniele, allora ventenne, ha voluto trascrivere in alcune pagine. I mesi erano quelli delle prime crisi di Mps e l’artista aveva raccolto i suoi sentimenti di frustrazione, rabbia e di paura per una città che stava cadendo a picco e che offriva sempre meno sbocchi. “Mi chiedevo – spiega- come fosse possibile che in una meraviglia come la nostra non stesse funzionando nulla”.
Otto mesi fa questi pensieri sono diventati il testo della sua nuova canzone. L’opera è stata resa pubblica poche ore fa sui suoi canali social e sul canale YouTube ed ha già riscosso successo. “Non credevo di toccare la sensibilità di così tante persone. Questa è una bella sensazione”, commenta Melis.
Una poesia languida e potente, l’impronta della voce che grida di rabbia lacerata però da un amore più forte, dalla passione che in pochi minuti descrive il senso di un luogo senza tempo, dall’accenno al Palio alla presenza di una donna, dall’evocazione di storia e battaglie al ‘tiepido sogno’: ci sono tutti gli ingredienti per la ballata pop che Melis dedica alla sua Siena.
K.V.
M.C.