E’ scomparso Vittorio Meoni, partigiano sopravvissuto all’eccidio di Montemaggio. Siena dà l’addio ad un grande cittadino, pioniere della libertà.
E’ scomparso ieri all’età di 96 anni, Vittorio Meoni, partigiano sopravvissuto all’eccidio di Montemaggio. Tante le manifestazioni di cordoglio che si sono susseguite nelle ore successive al suo decesso:
“Vittorio Meoni ha contribuito come pochi a ricostruire la democrazia ferita dalla dittatura fascista e dalla guerra in terra di Siena – si esprime il sindaco di Siena Bruno Valentini in un accorato ricordo -. Un punto di riferimento per intere generazioni, lucido combattente fino all’ultimo momento della sua vita. Per me era molto di più, un familiare a cui ero legato da profondi sentimenti di affetto e di ammirazione. Oggi l’attenzione è rivolta altrove (ieri ndr.), ma domani potremo ricordarlo come merita”.
Anche l’Anpi senese, di cui Meoni era presidente onorario, esprime il suo dolore per la perdita di un uomo che, per i propri ideali di libertà, democrazia, uguaglianza e giustizia sociale ha conosciuto il carcere fascista e non ha esitato fin da giovanissimo a mettere in gioco ciò che più conta per qualsiasi essere umano: la propria vita. Anche se poi, quasi per miracolo e con il coraggio che lo ha sempre distinto riuscì a salvarla un momento prima della fucilazione da parte dei fascisti repubblichini sul Montemaggio.
“Vittorio, nei primi anni ’70, decise di dedicarsi all’insegnamento nelle scuole medie e concentrò il suo impegno nella Direzione dell’ANPI senese di cui era ormai da tempo presidente. Tanto che fu decisivo il suo contributo alla realizzazione del laboratorio didattico sulla storia della Resistenza a Casa Giubileo, il luogo dell’eccidio di Montemaggio, e così alla costituzione dell’istituto Storico della Resistenza Senese e, successivamente, alla realizzazione delle “Stanze delle Memoria” nei locali di quella che era stata la casermetta, luogo di tortura degli antifascisti durante la dittatura.
Se ne va un simbolo, un esempio di vita spesa per i grandi ideali e principi sanciti nella costituzione della Repubblica nata dall’antifascismo e dalla Resistenza, dei quali Vittorio è stato interamente fra i più importanti protagonisti, ma non ci lascia soli.
Il suo impegno fino all’ultimo giorno della sua lunga vita, le sue parole, le sue memorie, i suoi insegnamenti, i suoi scritti, le sue interviste non potranno essere dimenticate. Rimangono non solo come testimonianza, ma come valori e come indicazione precisa di un indirizzo che l’ANPI senese continuerà a seguire senza timidezze o incertezze, rafforzando il proprio impegno quotidiano ed innovando iniziative e strumenti.
Questo è l’impegno che oggi, in questo giorno triste, vogliamo rinnovare con profonda convinzione. Persuasi che Vittorio ci lascia, ma noi, partigiano della Costituzione, saremo sempre con lui e con le sue idee”.
Parole commosse anche da parte di tutti i sindaci dei comuni della provincia di Siena, provincia che deve molto alle capacità amministrative e politiche di Meoni:
“Nella giornata di ieri ci ha lasciati Vittorio Meoni, difficile definirlo in poche parole, difficile isolare una parte della sua vita, del suo carattere, della sua storia. Vittorio ha rappresentato tutto il periodo Repubblicano: partigiano combattente, figura centrale della ricostruzione post-fascista, politico misurato e dal grande intuito”.
“Tutto il territorio senese, e non solo, deve molto alle sue capacità di amministratore pubblico ed al suo intuito politico: l’amore per le istituzioni e la volontà di lavorare per il bene pubblico e per la collettività ne hanno fatto un punto di riferimento per chi, a sinistra, si avvicinava alla politica. Dopo essere diventato simbolo della resistenza senese e principale testimone dei crimini fascisti ha voluto continuare ad agire, a lavorare per la politica, la giustizia e la crescita sociale ed umana delle nostre terre. Uomo amato e anche invidiato, uomo dalle grandi passioni e dallo straordinario senso di responsabilità, ha sempre voluto ricordare la sua provenienza politica: quella della resistenza ed il sacrificio dei suoi compagni che sono morti nella guerra di liberazione. Per anni con la sua figura autorevole ma affabile è stato un ultimo baluardo contro le nuove politiche razziste e dichiaratamente fasciste, anche per questo oggi ci mancherà. Condoglianze alla famiglia, ai suoi compagni, agli amici, all’Anpi. Sarà più difficile senza di lui, ma grazie al suo lavoro abbiamo un esempi o positivo da seguire”.
Vittorio Meoni ha toccato il cuore di molti e in molti, tra quelli che lo hanno conosciuto, si sono sentiti ispirati dalla personalità fiera e dalla sua esperienza umana. Tra questi, anche il parlamentare Pd Luigi Dallai, che si unisce al cordoglio per la sua scomparsa, invitano a far tesoro dell’insegnamento umano e politico di Meoni:
“Vittorio Meoni ricordava sempre che ‘Chi sentiva il bisogno di libertà e questa libertà non ce l’aveva, era come se gli mancasse l’aria per respirare’. Parole cariche di significato e che hanno sempre animato il suo impegno per raccontare la propria esperienza nella Resistenza e difendere i valori fondanti della nostra Costituzione, senza mai sottrarsi al confronto e all’impegno politico e sociale per far capire alle future generazioni l’importanza di valori come la libertà, l’uguaglianza e la democrazia. Vittorio Meoni – dice ancora Dallai – era convinto che ogni occasione fosse una nuova opportunità per portare la testimonianza dei partigiani e contribuire a costruire uno spirito critico e una rinnovata passione per l’impegno politico. Lo scorso marzo, non potendo partecipare alla presentazione del libro ‘Alla macchia, sempre’, dove era stato invitato dalle scuole secondarie di Colle di Val d’Elsa, aveva scritto una lettera toccante agli studenti. Ne cito un brano per mostrare quanto Vittorio Meoni avesse chiaro il rischio che i nuovi e i vecchi populismi stanno ponendo ai sistemi democratici, fra le sue ultime testimonianze: ‘Oggi è diventato uno sport nazionale vituperare la politica e i politici. Non siate acquiescenti a questo andazzo. Impariamo dai padri fondatori della democrazia che la politica è l’attività più nobile dell’uomo: se la viviamo come impegno per la realizzazione di ideali in cui crediamo fermamente, la vita sarà ricca e piena come lo è stata la mia’”.
Una politica d’altri tempi, forse più sana e genuina di quella che viviamo oggi, che trova rispetto anche in chi viaggia su strade diverse. Una politica d’idee e fatti che la sinistra senese omaggia con un comunicato congiunto a firma Sinistra Unita Siena – Articolo UNO Siena, Campo Progressista Monteriggioni, Sinistra Italiana Siena e Possibile Siena-Valdelsa “Pane e Rose”:
“Vittorio Meoni ci ha lasciato. La sua storia di vita è stata una perenne e autorevole testimonianza di combattente contro la sopraffazione, per la giustizia sociale, la libertà politica ed intellettuale. E’ stato partigiano, sopravvissuto alla strage di Montemaggio, dirigente comunista, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea e Presidente dell’Anpi provinciale di Siena. Uomo di sinistra di esemplare coerenza: tutti gli hanno riconosciuto le sue grandi doti umane e la sua cultura, profuse in un rapporto intenso con le generazioni e con il mondo giovanile, in particolare per aver saputo tramandare il valore della libera autonomia nelle scelte ed il significato nobile della politica vissuta come realizzazione degli ideali. Lo ricordiamo con grande affetto ed immensa gratitudine”.
Anche Silvana Micheli, segretaria provinciale del Partito Democratico, tiene a esprimere la sua commozione per la scomparsa del partigiano Meoni:
“La figura di Vittorio Meoni ha continuato ad essere un baluardo forte contro revisionismi ed ideologie fasciste, le sue idee inclusive e sociali sono state il programma stesso della sinistra senese. Tutti noi gli dobbiamo molto, per essere stato uomo di governo e partigiano, per essere stato un maestro generoso senza mai perdere autorevolezza. Di Vittorio ricorderemo le parole vibranti che ha espresso fino agli ultimi giorni, anima curiosa e sguardo fiero, coscienza critica della sinistra senese che oggi, unita, lo piange.
A nome dei segretari del Partito Democratico porto commossa le condoglianze alla famiglia ed ai compagni dellAnpi. Grazie Vittorio per la tua vita dedicata alla comunità ed alla crescita sociale”.
Vittorio Meoni è stato un testimone di democrazia e coraggio, un grande senese che anche noi di Siena News vogliamo ricordare e lo facciamo attraverso le sue parole, vergate in una lettera a cuore aperto che Meoni ha dedicato ai ragazzi delle scuole di Colle Val d’Elsa, qualche mese fa, in occasione delle celebrazioni del 73esimo anniversario dell’eccidio di Montemaggio:
“Cari ragazzi, mi scuso innanzitutto per non essere fisicamente presente come avrei voluto a questo incontro, ma l’anagrafe me lo impedisce. Voglio comunque ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa, ma voglio ringraziare soprattutto voi che avrete la pazienza di ascoltare o leggere la storia della mia vita. Se ho ripercorso il passato l’ho fatto proprio nella speranza che conoscere la mia esperienza potesse aiutare voi giovani a comprendere un passato non troppo remoto e quindi ad orientarvi meglio in questo presente non facile e non molto chiaro. Quello che mi premeva dirvi con i miei ricordi erano principalmente due cose. La prima è già nel titolo: alla macchia sempre non vuole essere l’esaltazione di una ribellione fine a se stessa, ma l’affermazione di un principio che dovrebbe guidarci non solo nei momenti cruciali della vostra vita, ma sempre e comunque: essere autonomi nelle scelte, non seguire passivamente la corrente, vivere con coerenza i propri valori anche se ciò significa pagare un prezzo anche alto. La seconda cosa riguarda la politica. Oggi è diventato uno sport nazionale vituperare la politica e i politici. Non siate acquiescenti a questo andazzo; impariamo dai padri fondatori della democrazia che la politica è l’attività più nobile dell’uomo; se la viviamo come impegno per la realizzazione di ideali in cui crediamo fermamente, la vita sarà ricca e piena come lo è stata la mia. Grazie della vostra attenzione, cari ragazzi, buon lavoro e auguri per il futuro che saprete costruirvi con la buona politica“.