Stefano Milaneschi, senese doc, contradaiolo dell’Istrice ed ex parà della Folgore, ha combattuto fino alla fine per sconfiggere una grave malattia che lo aveva colpito tempo fa. Non ce l’ha fatta. E’ morto alle 13,30 di oggi alle Scotte dove era stato ricoverato alcuni giorni fa.
Stefano era nato nella nostra città il 27 novembre del 1964 e giovanissimo aveva deciso di entrare nella Folgore. Non era ancora maggiorenne tanto che il suo babbo dovette firmare per farlo arruolare.
Milaneschi sempre indossando il basco color amaranto dei paracadutisti ha partecipato a diverse missioni di pace che ha portato la Folgore oltre i confini dell’Italia. Aveva, infatti, preso parte nel 1982 al “primo Libano”, era stato anche in Somalia e in Bosnia. Diversi anni fa era stato costretto a lasciare per problemi di salute. Era dispiaciuto perché lui era fiero di quanto fatto. Non era stato possibile fare diversamente. Nonostante la malattia non si era fermato e si era rimesso in gioco.
Stefano era un estroverso e aveva un carattere da “maledetti toscani” come lo avrebbe descritto Malaparte. La tenacia che lo ha contraddistinto nella vita questa volta purtroppo non è servita a vincere la battaglia più importante: quella della vita.
I funerali si terranno domani pomeriggio alle 16 nella chiesa Santa Caterina all’Acquacalda e il giorno successivo la cremazione al Laterino. Stefano Milaneschi lascia i genitori Silvano e Lucia, i fratelli Maurizio, Marco ed Elena (Stefano era il maggiore), la moglie Nadia e due figli. A tutti loro le condoglianze da parte della redazione di SienaNews.
Cecilia Marzotti
(si ringrazia per la foto: Luca Lozzi)