Il consiglio comunale oggi ha istituito la figura del Garante per i diritti delle persone private della libertà personale e il Regolamento per la nomina e la definizione delle attività.
A illustrare l’atto, approvato all’unanimità, è stato il sindaco il quale ha ricordato quello che afferma lo Statuto comunale : “il Comune concorre a garantire, nell’ambito delle proprie competenze, l’affermazione dei diritti delle persone, quali la libertà, l’uguaglianza e la pari dignità, e opera per rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale, che ne impediscono il pieno esercizio”.
In questa ottica sono da individuare gli interventi che rendano reale ed effettivo l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile, e di fruizione dei servizi comunali, relativi alle persone sottoposte a detenzione o altre misure limitative della libertà personale, domiciliati o residenti a Siena.
Da qui la decisione di istituire la figura del Garante che, come si legge nel Regolamento, avrà il compito di definire, e proporre, azioni finalizzate a promuovere azioni a reale garanzia dei diritti fondamentali delle persone sottoposte a detenzione; supportarle per l’accesso ad atti e documenti, al fine di favorire un rapporto di trasparenza e di dialogo con i soggetti interlocutori; formulare osservazioni e pareri.
Non solo, spetterà al Garante rivolgersi alle autorità competenti per informazioni relative a violazioni dei diritti, e promuovere sia iniziative pubbliche di sensibilizzazione sul tema, sia protocolli di intesa, utili a espletare le sue funzioni (anche attraverso visite ai luoghi di detenzione e contatti diretti con i detenuti, in accordo con gli organi della vigilanza penitenziaria).
Il Garante, infine, sarà a disposizione delle famiglie dei detenuti e di quanti sono interessati alle problematiche afferenti la restrizione.
Nel regolamento, oltre a stabilire le caratteristiche e le modalità per presentare la candidatura, si stabilisce che la durata dell’incarico sarà pari a quella del mandato del sindaco e che ogni anno, o su precisa richiesta dell’Ente, il Garante dovrà presentare una relazione dell’attività svolta.
La nuova figura non porterà alcun aggravio di spesa per le casse del Comune.