Le multe a Siena nel 2021 hanno rimpinguato le casse comunali con un introito di oltre 7 milioni di euro. Di questo tesoretto fanno parte più di 5 milioni che arrivano dalle contravvenzioni ‘tradizionali’ e quasi 2 che arrivano invece da autovelox e tutor.
Sono i numeri del nostro Comune per il 2021, che sono stati diffusi dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero degli Interni. Sui dati diffusi dal Viminale il giornale La Verità ha poi condotto una ricerca ed ha dimostrato come a Siena si paghi la più alta cifra in termini di contravvenzioni pro-capite tra i capoluoghi: più di 134 euro a persona.
Nel report diffuso dal quotidiano mancano comunque alcuni municipi che non hanno trasmesso i dati e che per questo dovrebbero essere sanzionati.
Nei fogli resi pubblici dal Ministero ci sono poi anche le varie voci che indicano come sono stati spesi i proventi delle multe. Sono stati 2,9 i milioni che palazzo pubblico ha reinvestito da quanto ricavato in seguito alle contravvenzioni per violazione del codice della strada, mentre 3,9 milioni sono invece stati riutilizzati dalle risorse ottenute grazie alle multe per violazioni dei limiti della velocità .
Quasi 3 milioni di euro sono serviti a pagare retribuzioni, rimborsi, assegni per il nucleo familiare, distacchi e convenzioni degli agenti della polizia municipale. Un milione è invece andato a coprire alcuni costi tra cui quelli: dei servizi di riscossione delle multe (90mila euro); per il trasferimento di risorse alla Prefettura per la custodia di veicoli sequestrati (98mila euro); per l’acquisto del vestiari degli agenti (61mila euro); per la gestione del servizio diritti accesso Ztl (244mila euro).
Tra le altre spese sostenute con i fondi c’è il milione e 650mila euro per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, i 46mila euro necessari ad acquistare segnaletica stradale ed ancora i più di 120mila euro per la manutenzione stradale.
Marco Crimi