“Sono oltre mille i pazienti che abbiamo arruolato nel nostro centro medico per partecipare al progetto Cv Prevital”. Così Luca Galzerano, referente clinico della Casa della salute di Siena Fontebecci ha parlato a margine della presentazione del progetto che si è tenuta questa mattina. Il progetto Cv Prevital è promosso da 14 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) in tutta Italia come il Mario Negri e il centro cardiologico Monzino di Milano e ha visto la partecipazione di oltre 80mila soggetti. Nella nostra provincia è stata la cooperativa Medici2000 a portare il progetto: visto il numero di partecipanti richiesto gli ostituti promotori non avevano la possibilità di attuarlo autonomamente e sarebbe stato impossibile pensare di coinvolgere i singoli medici di famiglia. La rete cardiologica degli istituti ha chiesto e ottenuto il supporto del consorzio sanità, raggruppamento di 39 cooperative di medici di famiglia attivo da oltre 25 anni e che assiste circa 5 milioni e 250mila cittadini, di cui fa parte anche la Cooperativa Medici2000.
Ecco che i pazienti delle strutture di Siena, Montepulciano e Colle Val d’Elsa sono diventati i protagonisti del progetto CV Prevital, grazie a strumenti, servizi e personale forniti dalle cooperative tramite i loro Centri sanitari polifunzionali i medici, coordinati dai responsabili di progetto Laura Caricati, Luca Galzerano, Liliana Gradi e dal Dottor Luciano Valdambrini, hanno infatti contribuito a portare avanti lo studio sul territorio, e a raccogliere i risultati in due banche dati interoperabili.
“È un traguardo importantissimo per la ricerca – spiega il Dottor Galzerano – che aiuterà a capire come le applicazioni possono modificare i fattori di rischio e gli stili di vita non corretti, grazie a dati raccolti sulla popolazione locale ed elaborati su base regionale”. “L’obiettivo principale del progetto – aggiunge – è rendere il paziente protagonista principale della propria salute e della valutazione del proprio rischio cardiovascolare. Vogliamo così rendere il paziente artefice del proprio destino”.
“Senza contare – sottolinea la Gradi -, che questo progetto ha creato un network di ricerca e di elaborazione dati che rimarranno per progetti futuri, e che con ogni probabilità vedranno di nuovo protagonista il nostro territorio”. Infine, chiosa il Dottor Valdambrini: “Cv Prevital ha fatto sì che i medici di famiglia del territorio senese possano diventare parte attiva nel percorso di presa in carico diagnostico e terapeutico, che è una caratteristica tipica degli istituti di ricerca e cura”.