E’ Siena la provincia toscana con più reati informatici: una denuncia all’autorità giudiziaria ogni 332 abitanti. 23esima tra le province italiane.
Aumentano i crimini sul web e Siena se ne fa portavoce con una denuncia ogni 332 abitanti, trainando la Toscana (una ogni 378), che è al nono posto tra le regioni italiane con più alta densità di crimini informatici.
Altro dato sensibile, è il raddoppiamento di questi reati a Prato e Livorno tra il 2010 e il 2015, stando all’analisi condotta da DAS, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale.
Preoccupa quanto emerge dall’analisi di DAS che mette in campo “Difesa Web”, per assistere in giudizio i cittadini vittime di frodi informatiche e fornisce strumenti di monitoraggio per prevenire furti d’identità e altre truffe online.
“La nostra ricerca – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS – evidenzia un fenomeno preoccupante. Nel periodo che abbiamo analizzato le denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria per reati informatici sono cresciute in Italia di oltre il 51%, con un’incidenza di un reato ogni 393 abitanti. I danni economici per chi subisce questo tipo di reato possono essere rilevanti e a volte difendersi in giudizio può essere complicato e richiedere tempi lunghi. Abbiamo creato “Difesa Web”, in risposta alle due principali esigenze espresse dal mercato: da un lato l’aspetto di prevenzione e monitoraggio dei propri dati, dall’altro il supporto legale necessario in caso di furto d’identità”.
In regione, il fenomeno, oltre che a Siena, è molto diffuso anche nelle province di Livorno (1 denuncia ogni 351 abitanti – 2° posto in Toscana) e Firenze (1/359 – 3° posto a livello regionale). Diventa meno consistente a Lucca (1/373) e Grosseto (1/378). Secondo quanto rilevato da DAS, la densità dei reati informatici si riduce progressivamente nelle province di Arezzo (1/387 abitanti), Prato (1/398) e Pistoia (1/402). In Toscana la situazione è più tranquilla a Pisa (1/432 ab.) e Massa Carrara (1/470).
DAS rileva che tra 2010 e 2015 le denunce per reati informatici sono più che raddoppiate in provincia di Prato (+130%) e raddoppiate a Livorno (+ 99%). Rilevante l’incremento di questi crimini anche a Lucca (+86%) e Siena (+86%), mentre a Pistoia (+67%), Arezzo (+63%), e Grosseto (+57%) l’aumento è in linea con la media regionale (+63%). Se a Massa Carrara e Firenze gli incrementi di questi crimini oscillano intorno al 50%, a Pisa sono cresciuti meno che altrove in Toscana e ma anche rispetto al resto d’Italia: + 23%.
A livello nazionale, dopo la Liguria (1/246), le regioni con la più alta densità di crimini informatici sono Molise (1 denuncia ogni 290 abitanti) e Valle d’Aosta (1/294). DAS segnala un’elevata densità di questi crimini anche in Campania, dove nel 2015 si è registrata una denuncia ogni 328 residenti, Piemonte (1/343) e Friuli Venezia Giulia (1/349). Puglia (1 denuncia all’autorità giudiziaria ogni 503 abitanti), Sicilia (1/496) e Basilicata (1/483) sono invece le regioni con la più bassa frequenza di reati informatici.
DAS ha rilevato che tra il 2010 e il 2015 il numero assoluto di reati informatici è cresciuto in modo rilevante in tutte le regioni, soprattutto in Friuli Venezia Giulia (+134%) e Umbria (+102%) Le regioni dove le denunce per reati informatici sono cresciute meno sono Campania (+17%), Valle d’Aosta (+19%) e Puglia (+34%).
Alla luce di questi dati cresce l’esigenza di tutelarsi con coperture assicurative specifiche. In caso di furto d’identità o utilizzo illecito da parte di terzi dei dati personali e finanziari del cliente, “Difesa Web” di DAS offre l’assistenza legale per presentare agli organi di polizia la denuncia contro il truffatore e per la ricerca di prove a propria difesa.
La polizza mette a disposizione anche la difesa legale per ottenere il risarcimento dei danni subiti a seguito della violazione, intervenendo anche in caso di controversia con una banca o una società finanziaria, davanti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), per contestare operazioni o servizi richiesti da terzi non autorizzati.
Difesa Web copre tutte le spese legali nel caso in cui la persona frodata subisca un procedimento penale per un reato commesso da altri, utilizzando il proprio nome. La polizza di DAS supporta inoltre il cliente nelle procedure di ripristino dell’onorabilità, come ad esempio la cancellazione dal registro dei protesti.
*rielaborazione DAS su dati Istat 2010 e 2015. La voce reati informatici raggruppa le categorie Istat “truffe e frodi informatiche” e delitti “informatici”