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Siena e Ovada unite dal vino: la docg piemontese pronta a collaborare con Enoteca Italiana

Siena e Ovada unite nel segno del vino: il consorzio del rosso piemontese, con oltre 50 cantine associate, si è detto disponibile ad essere coinvolto nelle iniziative di Enoteca Italiana.

Per Elena d’Aquanno è un ulteriore tassello da inserire nella rete di collaborazioni per dare sviluppo allo storico marchio che si trova in Fortezza.

D’Aquanno è in questi giorni nell’Ovadese e del Monferrato e sta partecipando ad alcune iniziative che sono legate a “Ovada città europea del vino 2024”. Anche in Piemonte dunque il nuovo corso di Enoteca Italiana Siena riscuote interesse.

“Sono onorata ed emozionata: onorata perché sono stati riconosciuti l’impegno e la credibilità del nostro progetto di rinascita di EIS; emozionata perché essere qui mi ha dato modo di ripercorrere un viaggio a ritroso nel tempo e tornare lì dove mio nonno Pietro Duina oltre cento anni fa aprì una distilleria e creò bevande innovative che entrarono anche nei mercati internazionali. Questa è una terra ricca di eccellenze enologiche e gastronomiche, e sono felice dell’interesse e della disponibilità a collaborare delle realtà territoriali”, ha detto Elena D’Aquanno, auspicando la nascita di un rapporto di collaborazione lungo e duraturo.

Accompagnata da Mario Arosio, presidente dell’Enoteca regionale di Ovada e del Monferrato, Elena D’Aquanno ha aperto la due giorni ovadese il 21 giugno con un incontro con Daniele Oddone, presidente del consorzio Ovada Docg.

“Nel corso dell’incontro è emersa la disponibilità del Consorzio ad esser coinvolto nelle iniziative di Enoteca Italiana Siena”, viene spiegato. D’Acquanno ha partecipato oggi anche a una conferenza con il neo sindaco della città piemontese Gianfranco Comaschi e il presidente della Camera di Commercio di Asti e Alessandria Giampaolo Coscia

Il primo cittadino di Ovada si è detto onorato e disponibile da subito a gemellarsi con Siena assieme a tutti gli attori coinvolti. Gli ha fatto eco il presidente dell’ente camerale che, rimarcando il valore storico di un territorio con 41 doc, ha ribadito l’intento di voler collaborare a progetti assieme a Eis e alla locale camera individuando anche risorse da investire per lo sviluppo.

“Oggi abbiamo posto le fondamenta per la costruzione di un ponte tra Siena e questa terra, un altro tassello verso la realizzazione del Vigneto Italia nei bastioni della Fortezza Medicea di Siena e nel resto d’Italia”, ha concluso D’Aquanno, ricordando che venerdì prossimo alla Camera dei Deputati si terrà la presentazione della Fondazione Enoteca Italiana Siena.

marco crimi

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