Non ci ritroviamo, nel punto in cui tutti speravano, ma la realtà va accettata: è questo, in sostanza, il messaggio che ha voluto lanciare il direttore sportivo del Siena Fc, Simone Guerri, che ha tracciato un primo bilancio di questi mesi ed ha commentato la difficile situazione sul mercato.
“Sono qui oggi perché la squalifica non mi permetteva parlare. Ci tengo tanto la comunicazione, ho stretto con questa piazza un rapporto di trasparenza e coerenza. In questo periodo mi ha dato tanto fastidio non poter parlare, non metterci la faccia. E invece è giusto che la dirigenza ci sia, che si faccia sentire, che si prenda le responsabilità. Capisco che c’è una piazza che ha bisogno di risposte”. Ha iniziato così la conferenza stampa il direttore sportivo del Siena Simone Guerri, che ha scontato il lungo periodo di inibizione, scaduto il 28 dicembre.
“Finito lo scorso campionato ci sono state situazioni più grandi di noi. Quando il mister ha rinnovato il contratto ha chiesto delle garanzie tecniche ma le promesse non sono state mantenute. Il mercato non ha avuto nessuna logica, è stato al buio, parziale. Siamo rimasti soli da giugno fino a quando è entrata la nuova proprietà. Siamo stati in un limbo”, sottolinea Guerri.
“La nuova proprietà mi ha chiesto di abbassare il budget, l’uscita di Tirelli si spiega in questo senso. Devono verificare tante cose, dal vivaio allo stadio alle bollette alle strutture. Io avevo fatto un programma, che prevedeva delle entrate già a inizio dicembre. Avevo trovato dei 2006 ma mi è stato detto di no. Credo che non sia stato compreso. Ho riportato per call e per e-mail l’esigenza di dare una linearità di lavoro”.
L’obiettivo realistico, prosegue Guerri, sono i playoff. “Questa squadra ci può arrivare benissimo e poi trovare il miglior posizionamento. Noi ci dobbiamo mettere il massimo impegno, poi se si aprirà una chance per il ripescaggio la palla passerà alla società. Ai ragazzi ho chiesto di non reagire passivamente agli eventi. Dobbiamo migliorare sugli infortuni, perché sono troppi. E poi servono un 2005 e un 2006. Se posso incidere sul mercato bene, se non posso incidere mi inventerò qualcos’altro per dare una mano”.
In ogni caso, conclude Guerri, l’arrivo degli svedesi è stato fondamentale. “Andavamo verso situazioni pericolose, è stato un beneficio il loro ingresso. Hanno portato regolarità negli stipendi che non avevamo, sono corretti e cordiali. Questa stabilità porterà benefici. Il futuro? Quello che è mi è stato detto è che stanno lavorando per portare stabilità economica in una piazza che non l’ha avuta. A febbraio o forse prima verrà dato un obiettivo e un budget per il prossimo anno”.