Siena e tutto il suo territorio hanno bisogno di un cambiamento strutturale concreto e non basato sulle chiacchere? Alla domanda fatta da Siena News è arrivata una risposta che lascia ben sperare per il futuro.
“Ci siamo concentrati ad affrontare la pandemia. Ora che sappiamo come gestire l’emergenza covid io spero che escano fuori tavoli sul cui si possa ragionare per affrontare il futuro”. questa la risposta di Anna Ferretti, responsabile della Caritas di Siena a margine di un incontro dove l’associazione ha presentato i numeri dell’attività nell’anno del covid, il 2020.
“A Siena serviamo tantissime persone che di mestiere fanno i cuochi e gli aiuto-cuochi, se il turismo non riparte che prospettive possiamo dargli?”, si chiede Ferretti. “Regione ed enti locali devono mettere in atto questo ragionamento. Il terzo settore può essere d’aiuto, stiamo già progettando come reperire risorse e intervenire in modo innovativi”. Per la responsabile del mondo del volontariato il terzo settore “è la terza gamba che può aiutare lo Stato. Da questo problema può nascere molto. I molti interrogativi che ci sta dando il covid ci dà anche modalità per ragionare per un futuro diverso”.
Una risposta quella di Ferretti che è simile a quella data dall’assessore alla politiche sociali del comune di Siena Francesca Appolloni. “L’idea di muoversi c’è. Ovviamente le cose non possiamo farle da soli. Servono delle sponde, ma anche oggi si è confermata l’empatia che c’è tra amministrazione comunale e l’Arcivescovo, una figura che qui ha un’importanza paragonabile a quella del Sindaco – prosegue-. Ci sono tutte le premesse per andare avanti. Abbiamo un tessuto sociale forte, che però adesso rischia di essere solo una “stanza sovraffollata”, le nostre associazioni devono essere valorizzate . Bisogna essere consapevoli: ognuno di noi può rinunciare un po’ a se per diventare parte di un qualcosa di organico e di più grande”, conclude Appolloni
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi