La giunta del Comune di Siena oggi, giovedì 11 aprile, ha deliberato per l’approvazione della Carta d’intenti e della partecipazione al progetto che prevede prevede la valorizzazione delle vie della transumanza fra il Casentino e la Maremma. L’atto è stato presentato dall’assessore al turismo e al commercio Vanna Giunti.
Da tempo sono in corso ricerche, incontri e riunioni per promuovere un progetto condiviso sulle vie della transumanza fra il Casentino e la Maremma, che ha come obiettivo iniziale quello di ottenere dalla Regione il riconoscimento ufficiale come Rete escursionistica della Toscana (Ret). Per iniziare il lavoro di verifica definitiva del tracciato è indispensabile l’approvazione con atto formale, da parte di tutti i Comuni interessati dal percorso, della Carta d’intenti. Il cronoprogramma delle iniziative da intraprendere è quello approvato nel convegno svoltosi a Raggiolo (Arezzo) il 10 giugno 2023. Nel documento sono previsti: la verifica della percorribilità dei tracciati da parte dei tecnici comunali (tratti pubblici e privati con relative criticità, ostacoli naturali, problemi di manutenzione, ecc.); l’individuazione e la verifica dei servizi che facilitano la fruibilità dei tracciati (punti sosta con disponibilità di acqua e cassette di pronto soccorso, rifugi, accoglienza, ristori, ecc.); il censimento dei punti di interesse storico (emergenze storico-artistiche), turistico (disponibilità di strutture che operano nel campo della ristorazione e dell’accoglienza), economico (produttori locali di prodotti tipici nel campo gastronomico e artigianale) e ambientale (parchi, oasi naturali), oltre al censimento delle strutture e delle aziende funzionali alla valorizzazione della pastorizia e dei prodotti derivati.
Con la valorizzazione delle vie della transumanza verrà contrastata la dispersione di questa pratica, che detiene importanti valori dal punto di vista culturale, storico, ambientale, ecosistemico ed economico. Si rafforzerà la conoscenza e la promozione delle vie e della civiltà della transumanza, tutelando le pratiche di pastoralismo estensivo e ponendo l’accento sui servizi ecosistemici e di rigenerazione territoriale. Dalla promozione della pratica della transumanza consegue una rivalorizzazione della figura del pastore, che viene vista non solo come mero operatore economico, ma come detentore dei valori identitari del territorio. Si favoriranno la biodiversità e il benessere degli animali, grazie alla tutela di molte razze bovine e ovicaprine. Si costituirà un valore aggiunto per tutti quei target turistici che, negli ultimi anni, sono sempre più consapevoli dell’impatto che il turismo ha dal punto di vista ambientale, economico e sociale e che sono attratti da un turismo lento e sostenibile. La pratica della transumanza permetterà la realizzazione di comunità custodi, promotrici di conoscenza, tutela sociale, valorizzazione e gestione dei patrimonio naturale e culturale e dei paesaggi. La valorizzazione della transumanza permette un avvicinamento da parte delle nuove generazioni a questa pratica antica e al territorio, mettendo in luce le implicazioni positive su di esso. Sarà inoltre possibile sviluppare nuove tecnologie per usare in maniera sostenibile il territorio, mantenere la biodiversità, valorizzare i beni materiali e immateriali individuati lungo le vie della transumanza e sarà incentivato lo sviluppo di “comunità educanti” che informeranno le giovani generazioni su conoscenze e pratiche della transumanza.
Il Comune di Siena dovrà collaborare per rendere percorribili e adatte le vie che riguardano la transumanza seguendo le indicazioni fornite dagli esperti che hanno redatto il progetto. L’amministrazione comunale dovrà censire punti di interesse storico, turistico, economico ed ambientale e rendere fruibili i tratti del percorso, posizionare la segnaletica e realizzare partnership pubblico/privato. Oltre al supporto collaborativo previsto, al momento, nessun onere finanziario ricade a carico del Comune di Siena.