“Il rettore dell’Università di Siena esprime il profondo cordoglio suo personale e dell’intera comunità accademica per la prematura scomparsa della professoressa Arianna Goracci, associata del dipartimento di Medicina molecolare e dello sviluppo”. Si apre così la nota dell’ateneo sulla scomparsa della docente. “La vogliamo ricordare per le sue doti di persona attenta, disponibile e impegnata in tutte le attività che svolgeva come docente e ricercatrice nell’Università di Siena e nell’Azienda ospedaliero universitaria Senese – prosegue Di Pietra -. Seppur queste doti ci mancheranno, esse proseguiranno nell’attività delle persone che hanno lavorato con lei e che le hanno apprese dal suo insegnamento e con il suo esempio”.
Arianna Goracci si era laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Siena nel 1996 con il massimo dei voti discutendo una tesi sperimentale in Psichiatria sul disturbo ossessivo-compulsivo; si specializza poi in Psichiatria con lode. Dal 2000 inizia l’attività come psichiatra presso la Sezione di Psichiatria del dipartimento universitario e svolge formazione specifica presso la Scuola di Psicoterapia cognitiva ad indirizzo costruttivista di Firenze. Conduce attività di ricerca su più ambiti della psichiatria ed è autrice di volumi, pubblicazioni e articoli su riviste nazionali e internazionali, oltre che relatrice a convegni. Dall’anno accademico 2000-2001 è stata prima collaboratrice e poi docente in insegnamenti presso l’Università di Siena nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia e nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria.
Un pensiero è stato dedicato alla Professoressa Goracci dal Professor Andrea Fagiolini a nome dei colleghi e medici in formazione specialistica: “Con profondo dolore il professor Andrea Fagiolini e tutti i colleghi desiderano esprimere il loro cordoglio per la scomparsa della professoressa Arianna Goracci, una collega e amica straordinaria che ha lasciato un’impronta indelebile nelle nostre vite professionali e personali. La professoressa Goracci era una docente carica di energie, curiosità e dedizione, sempre disponibile e pronta a trasmettere le sue conoscenze e a offrire il massimo impegno sia per gli studenti che per le cure dei pazienti. La sua passione per l’insegnamento e la sua costante voglia di migliorarsi e migliorare gli altri rappresentavano un esempio luminoso per tutti noi. La sua scomparsa lascia un vuoto immenso nella comunità accademica e clinica. Mancheranno il suo entusiasmo contagioso, la sua determinazione e la sua capacità di ispirare chiunque avesse la fortuna di lavorare al suo fianco o di apprendere dai suoi insegnamenti”.
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