Il credito al consumo con i tassi di riferimento del primo trimestre ha accelerato la propensione all’acquisto e, con il periodo di lockdown alle spalle, è in aumento la domanda fuori dai centri abitati per immobili che offrono “un elevato comfort abitativo ed una migliore vivibilità”.
Questo è quanto emerge dai dati dell’Osservatorio immobiliare regionale di Fiaip Toscana. La Federazione degli agenti immobiliari ha fotografato la situazione delle case nel nostro territorio.
Dopo un 2021 decisamente positivo c’è stato un 2022 dove, a causa della tensione geopolitica internazionale, si è registrato un rallentamento del mercato, soprattutto delle domande internazionali e nelle zone del Chianti, della Val d’Orcia e delle Crete senesi.
Per quanto riguarda il livello medio dei prezzi, “i centri urbani più grossi non hanno subito variazioni, facendo anzi segnalare un risveglio sulle aree periferiche e di campagna”, spiega Ramona Valceanu, presidente di Fiaip Siena-Arezzo
Nel centro storico i prezzi a metro quadro oscillano tra un minimo di 2850 euro ed un massimo di 3650. Cifre che scendono nelle aree limitrofe del centro, da 2300 a 3000 euro al metro quadro, e in periferia, da 1700 a 1900 euro.
Le cifre si abbassano ulteriormente allontanandosi dal Capoluogo: sull’Amiata si va dai mille ai 1450 euro; da 1350 a 1900 in Val di Merse; da 1200 a 1700 euro in Val di Chiana; da 1350 a 1900 nell’area delle Crete. Sopra la media invece i valori in alcune aree di pregio turistico ed enogastronomico: in Val d’Elsa per una casa si può arrivare a spendere da 1500 a 2100 euro; da 1700 a 2250 per il Chianti; da 1600 a 2250 per la Val d’Orcia. “Mantengono sempre un forte interesse i territori a vocazione turistica quali San Gimignano, Monteriggioni, Castellina in Chianti, Radda e Gaiole, che hanno ritrovato buona parte dei flussi turistici che avevano nel 2019”, ha aggiunto Valceanu.