“Sono stato eletto nella Lega, ma si sono rimangiati tutto il loro programma elettorale. Erano contro l’euro e dono diventati filoUe”, così Andrea Piazzesi, consigliere comunale di Siena al momento componente del gruppo misto e della maggioranza che appoggia De Mossi( “ha una visione intelligente della città, per questo lo sostengo) e unico membro di Italexit, la realtà fondata dal senatore Gianluigi Paragone, all’interno del consesso nella sala del Capitano di Palazzo Pubblico.
“Sono sempre rimasto sovranista ed alla fine la mia strada l’ho trovata con Paragone, una figura che può rappresentare la galassia sovranista”. A Siena Italexit conta 40 iscritti, “momentaneamente usufruiamo della sede di un nostro iscritto”, prosegue Piazzesi.
Relativamente al contesto locale “ci teniamo a difendere strenuamente il Mps, affinché possa rimanere banca controllata dallo Stato, o interamente nazionalizzata-continua-. Questo ovviamente in contrasto con le politiche liberiste che spingono soltanto in direzione della privatizzazione della banca. Lo stato deve intervenire nell’economia e, a maggior ragione, nel credito. Inoltre vogliamo portare alla luce il disagio che viene vissuto da tante categorie lavorative che sono state colpite da questo sistema economico”.
In Italia, per Piazzesi, “non c’è una reale alternanza tra destra e sinistra nel modello liberista, lo si è visto ora con la nomina a presidente del consiglio incaricato a Draghi(sabato ItalExit organizzerà un volantinaggio contro il suo Esecutivo ndr.). Al liberismo, per ora, non ci sono alternative, guardate il Governo gialloverde: era un esecutivo senza ideologie, sovranista e populista e alla fine è stato fuori. L’ultima parola ce l’ha messa Matteo Salvini, ma per il volere di chi?”.
Piazzesi commenta anche la possibile candidatura di Siena dell’ex-premier Giuseppe Conte: “E’passato da essere l'”avvocato del popolo ” ad essere l’alleato dei partiti europeisti. Il personaggio si commenta da solo”, conclude
MC