“No al green pass, è una misura anticostituzionale che discrimina i cittadini“, questo in sintesi il messaggio mandato da Italexit Siena. Le file locali del partito, fondato dal senatore Gianluigi Paragone, si sono ritrovate oggi in piazza Matteotti con una raccolta firme per sostenere la petizione nazionale contro il certificato verde.
Presenti al gazebo i vertici territoriali della forza politica tra cui il consigliere comunale senese Andrea Piazzesi. “In Italia l’iniziativa sta andando benissimo: c’è la voglia di opporsi a questo strumento ed il segnale ci viene dato dalle tante firme raccolte – commenta-. Oggi è il primo gazebo che facciamo a Siena, qui siamo proiettati anche per le elezioni suppletive”. Piazzesi poi esprime la sua posizione sul vaccino: “siamo per la libera scelta, chi se luo vuole fare se lo fa”, anche se il siero “è un’opportunità sopratutto per Big Pharma ed adesso abbiamo solo prodotti sperimentali. Se avessi la certezza che fosse sicuro me lo farei. Con prodotti assolutamente testati mi vaccinerò”.
Di fronte al gazebo si sono raccolti, oltre ai militanti del partito, c’erano anche alcuni cittadini che hanno firmato la petizione. Per un signore presente di fronte al presidio il green pass “è un’imposizione e questa non è la libertà-afferma-. Io mi sono vaccinato controvoglia ma ho scelto il male minore: ho 84 anni e tre patologie pregresse. Anche altri partiti stanno seguendo questa posizione(di Italexit ndr.). C’è una libertà che gli italiani devono avere nei confronti di grandi potenti che vendono medicine che non cureranno mai, sennò finirebbero i soldi”
Gli fa eco un altro cittadino: “non sono contro i vaccini ma parliamo di una terapia genica in fase di sperimentazione“. Il punto, per lui, è che “si stanno violando i diritti costituzionali: sottoporre la popolazione ad un ricatto come questo sembra come un ritorno ad un passato che non vorremmo vedere più“, aggiunge. “Ho una provenienza politica diversa da quella di Paragone ma, dal momento che siamo in uno stato di emergenza politica prolungata, credo che le sue posizioni libertarie vadano approfondite – continua-, Chi è a favore del green pass e dei vaccini, a differenza sua, è sempre in tv. Dobbiamo fare informazione e far parlare anche chi va contro a ciò che il potere costituito vuole che si pensi”, ed ancora “il vaccino non è una cura e sui morti ci sono numerosi dubbi da un punto di vista statistico. L’aumento di mortalità è stato in determinate fasce di età e in determinate località”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi