Piena fiducia al cda ed un aumento del contributo 2023 per arrivare, dai 490mila euro previsti, a 610 mila euro. Il Comune di Siena si muove in soccorso di Siena Jazz ed Enrico Tucci, assessore alle partecipate, ha elencato le misure che saranno prese da palazzo pubblico per l’accademia.
In primis, dicevamo, c’è l’incremento delle risorse destinate all’istituzione, che tornano sui livelli del 2022. Tra le ragioni della scelta, viene spiegato, c’è anche la necessità di compensare la riduzione dei fondi di Regione Toscana, che passano da 300mila a 240mila euro.
Ma si attendono meno soldi anche da Palazzo Sansedoni, fa sapere Tucci, perché FMps scende dai 200mila euro erogati nel 2022 ai 90mila di quest’anno.
“I fatti dicono che senza sostenibilità economica si rischia il fallimento e quindi la cessazione dell’attività”, ha detto Tucci nel suo intervento di risposta ad un’interrogazione di Anna Ferretti e Luca Micheli, di Progetto Siena e Pd.
Il titolare della delega alle partecipate tra l’altro ha parlato anche del percorso intrapreso per trasformare Siena Jazz in fondazione “in modo- ha proseguito -da poter ottenere il riconoscimento Ets e poter afferire ai fondi ministeriali e regionali per la formazione ed operare in regime fiscale agevolato”.
Non soddisfatta della risposta è Anna Ferretti. Per il consigliere di Progetto Siena il cda di Siena Jazz è incapace di parlare con docenti e famiglie. Non solo, Ferretti sottolinea la mancanza un coinvolgimento di Regione Toscana e tanti punti interrogativi a cui, secondo lei, non si è dato risposta, come ad esempio i compensi del direttore amministrativo e del direttore artistico.
“Se davvero Siena Jazz è una priorità di quest’amministrazione, invito il sindaco ad essere più incisivo e a farsi sentire nelle sedi preposte. La cultura si sviluppa dalle basi; Siena Jazz ha bisogno di stabilizzazione, ma così si demolisce senza costruire”, le sue parole.
MC