Siena Jazz, Tucci: “L’Accademia sarà Fondazione solo con i debiti azzerati”

Siena Jazz diventerà una Fondazione solo con il debito azzerato. C’è dunque un convitato di pietra sul futuro dell’accademia musicale.

A svelarlo è l’assessore Enrico Tucci che ha risposto ad un’interrogazione che aveva come argomento il destino dell’Ente e che è stata presentata dai consiglieri di Progetto Siena e del Pd Luca Micheli e Anna Ferretti.

Tra i capitoli dell’atto c’è quello del coinvolgimento della Regione. Il titolare della delega alle partecipate fa sapere che ancora non si sono svolti incontri con Firenze ma che la Toscana “sarà chiamata” a dare una mano per risistemare i bilanci di Siena Jazz.

Tra le delucidazioni chieste dai due consiglieri anche quella sulla regolarità della procedura di nomina del direttore artistico Antonio Artese e del direttore amministrativo Mauro Cianti.

In particolare Ferretti, che ha illustrato l’interrogazione, ha ricordato, citando il nuovo statuto, che alcune norme transitorie prevedono che “in sede di prima applicazione, dopo l’approvazione del presente statuto, l’assemblea generale dei soci per la fase di start up, nomina su designazione del sindaco” i due direttori ” e ne stabilisce il compenso. Alla nomina definitiva dei suddetti provvede, secondo le modalità di cui agli articoli 10 e 11 dello statuto, il cda entro il mese di gennaio successivo”.

Secondo i due consiglieri le nomine però sono state fatte senza passare dall’assemblea.

“Le norme transitorie, secondo quanto riportato nello statuto stesso, dovrebbero rendersi applicabili in un primo periodo, nella fase di start up, senza che ne venga definita meglio l’ampiezza- spiega Tucci-. Il direttore amministrativo e il direttore artistico erano stati già individuati all’interno del personale di Siena Jazz e dopo l’approvazione dello statuto hanno svolto tali funzioni. Questo collegio ritiene che l’adozione del nuovo statuto abbia aperto la fase di start up richiamata dalle disposizioni transitorie, fase in cui gli incarichi di direttore amministrativo e artistico sono stati svolti da personale di Siena Jazz. Con la nomina del nuovo CdA tale fase di start up si è conclusa”.

Ferretti, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarata “non soddisfatta della risposta. Sulla questione start up, l’amministrazione ha prima approvato uno statuto e poi ha disatteso le regole, mancando di rispetto ai cittadini”.

Poi c’è la questione amministrativa: “i debiti ammontano a un milione e 200mila euro, ma non ci sono reali coperture finanziarie su  600mila euro, che possono essere recuperati dagli utili e sono derivanti dai mancati finanziamenti di Fondazione Mps e da amministrazione provinciale- dice Ferretti-, non da una cattiva amministrazione e gestione. Con la gestione precedente non c’è stato sperpero di risorse. Sentire infine che con l’ultima semestrale si siano recuperato risorse per 300mila euro fa un po’ ridere. Nella sostanza c’è stata una riduzione di iscrizioni, alcuni corsi non sono partiti, alcuni docenti sono stati allontanati”.