La Cgil di Siena, su mandato della sua Assemblea generale, ha accolto la proposta del Segretario generale, Fabio Seggiani, ed aderirà a SienaEnergie, la nuova Comunità energetica rinnovabile (Cer) senese nata a San Miniato grazie al Comitato Siena 2. Un insieme di persone, aziende ed istituzioni che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili, con vantaggi per l’ambiente, benefici economici e sociali per tutta la comunità. Tra gli obiettivi di SienaEnergie (un progetto che vede la collaborazione di Arcidiocesi, Legambiente, Università, Unione Agricoltori, Set): aumentare l’autonomia energetica; aiutare le famiglie in difficoltà; migliorare l’ambiente urbano; usare i tetti come una risorsa; investire in impianti collettivi.
Alessandro Vigni, presidente della Comunità energetica rinnovabile “SienaEnergie”, ha presentato il proprio progetto davanti all’assemblea generale della Cgil di Siena riunita giovedì scorso al circolo Arci Sant’Andrea a Montecchio.
“Aderire al progetto – spiega Alice D’Ercole della segreteria Cgil Siena – di SienaEnergie, che ha interlocuzione con i massimi soggetti istituzionali, sociali ed economici del territorio, sta nel nostro Dna di difesa dell’ambiente, delle energie pulite, della riduzione dei consumi dei beni ambientali, sulla strada delle infrastrutture green a discapito delle fonti più inquinanti. La prospettiva di produrre e condividere energia pulita, in modo solidale e mutualistico, può essere un’opportunità anche per le strutture della nostra organizzazione e per iscritti e iscritte: in questo progetto più siamo e più saremo efficaci. L’orizzonte è tenere insieme i temi della tutela dell’ambiente con quelli del risparmio energetico, una questione impellente soprattutto in un momento come questo di caro bollette e caro energia”.
Per Rossano Rossi, Segretario generale della Cgil Toscana presente ai lavori dell’Assemblea Generale della Camera del Lavoro di Siena, “la scelta intrapresa dalla Cgil senese va nella giusta direzione e l’auspicio è che questi modelli di produzione e gestione di energia pulita, ispirati a criteri di solidarietà e mutualità, possano diffondersi e imporsi, sia per difendere l’ambiente sia per combattere i rincari dei prezzi energetici per famiglie e aziende. Il futuro o sarà green o non sarà: la sfida che ci aspetta verso la sostenibilità è enorme, non possiamo perdere più tempo e non dobbiamo lasciare ai nostri figli un mondo ambientalmente devastato”.
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