Siena, la città del nichilismo: altre tre attività chiuse in via dei Rossi

Siena sempre più città del nichilismo: altri tre negozi in pieno centro storico ai titoli di coda.
Le vie principali della città assomigliano sempre di più ad una scenografia western di Sergio Leone, con locali che vanno e vengono e l’incertezza che regna ormai sovrana nei volti dei commercianti.
La fresca notizia del fondo ungherese Indotek Group, che ha acquistato la Galleria Porta Siena, ha forse portato ancora più persone a chiedersi: “Ma chi investe nel centro storico?”.

A farne le spese, questa volta, sono tre attività in via dei Rossi: un rivenditore di sigarette elettroniche, un negozio di generi alimentari siciliani e un parrucchiere. Inoltre, sembrerebbe esserci un quarto locale in cerca di un nuovo acquirente.
Il conto delle chiusure a Siena, nel giro di un mese, è superiore a cinque e le possibilità che si possa assistere ad altre, potrebbe concretizzarsi in breve tempo, Banchi di Sopra compresa.

Si stima che dal 2012, siano sparite almeno settanta attività e i punti interrogativi sul futuro sono molteplici.
Chi ha trovato una soluzione, intanto, è l’ex ristorante Scudieri in Piazza del Campo, con gli acquirenti pronti dare una nuova vita alla zona della curva del Casato.

Anche per il rivenditore di caramelle in Banchi di Sotto, chiuso poche settimane fa, sembrerebbe essere stata delineata una strada: in questo periodo di avvicinamento alle feste, l’attività sarà interamente dedicata alla vendita dei prodotti natalizi. Dopo l’iniziativa delle vetrine del Natale, il Comune potrebbe studiare di concreto con associazioni di categoria, commercianti e soprattutto proprietari dei fondi privati, una serie di soluzioni per trarre investimenti in un centro storico sempre più impoverito di attività.

Pietro Federici