È un fiume di parole Marco Del Medico quando parla della situazione del diritto allo studio universitario a Siena. E quello di una possibile soluzione per l’affaire della seconda mensa mancante per i ragazzi è solo uno degli spunti offerti dal presidente del Dsu Toscana.
“Siamo in trattativa per una situazione che, se compatibile con il piano urbanistico del Comune, ci porterà a fare una struttura che ospiterà una residenza ed un’altra mensa, la cui dimensione sarà data dagli iscritti all’ateneo”, le sue parole.
Del Medico non dà ulteriori dettagli e chiarisce che vuole lavorare senza fare grandi annunci. La soluzione proposta comunque sarebbe propedeutica ad avvicinare gli studenti che si trovano alla Tognazza e a Uopini al centro e, ovviamente, a sciogliere il nodo di Gordio dopo lo stop ai lavori su via Bandini.
Il vertice dell’azienda di diritto allo studio regionale conferma poi quanto già detto da Eugenio Giani. Dopo che il Dsu si traferirà nel complesso di Sant’Apollonia, a Firenze, si potrà procedere alla vendita dell’immobile di via Gramsci.
Così si liberebbero risorse da reinvestire anche su Siena. Del Medico si dice favorevole anche ad una vendita dei locali di via Bandini. Ma ovviamente sui tempi e sui fondi eventualmente disponibili c’è il convitato di pietra rappresentato dalla burocrazia.
Restano intanto in attesa di una nuova destinazione i quattro milioni di euro che sarebbero dovuti servire alla ristrutturazione della ormai ex-mensa.
Questo però, dicevamo, è solo uno degli argomenti trattati dal presidente che rivendica l’operato di ‘basso profilo’ condotto dalla sua realtà nel portare avanti, ad esempio, la riqualificazione della residenza di via Tolomei o nel tessere le fila di un discorso, con l’amministrazione, per potenziare la mensa di via Sant’Agata.
È qui che si toglie i sassolini dalle scarpe: “La città -dice – dovrebbe essere più studentesca. Dobbiamo cambiare un pezzo di mentalità: meno titoloni sui giornali e più concretezza nei temi specifici”.
Poi il presidente del Dsu ricorda come ,da quando si è insediato, si sia essenzialmente focalizzato sui problemi di Siena: “Ecco perché non mi aspettavo il fuoco amico dei rettori e nemmeno quello dei media”
Marco Crimi