Sono due gli elementi che contraddistinguono l’economia senese nel 2022 e nella prima parte del 2023: il boom dell’export e la difficoltà a trovare nuovi occupati, visto che sono in aumento gli inattivi.
I segnali arrivano dalla ventunesima Giornata dell’economia – Siena 2030 che è stata organizzata da Camera di Commercio e da Fondazione Mps e che prende in analisi gli indicatori economici, demografici e sociali nelle ultime settimane.
Molte le incertezze per il nostro territorio anche se ci sono delle buone notizie, come il rallentamento della spinta inflazionistica. L’export, dicevamo, fa da traino per la locomotiva Siena: il valore nei primi tre mesi 2023 supera il miliardo, pari al 7,6% del totale regionale. In dodici mesi la crescita è del 37% mentre nel resto della Toscana la media è del 17%.
Ma le stime di Prometeia non suono rosee tant’è che, come afferma il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, “si dovrebbe verificare una riduzione dell’export che farebbe chiudere l’anno con un -2,5% rispetto al 2022”.
L’altro fattore che salta subito agli occhi è quello degli inattivi: sono 39oo in più nella fascia 15-74 anni. , +5,7% rispetto al 2022. Un dato questo che inevitabilmente influisce sul tasso della disoccupazione che è sceso da 8900 a 5300 in tre anni, dal 2019 al 2022.
Nel 2022 il tasso di disoccupazione provinciale si è collocato al 4,5%, in discesa progressiva rispetto agli ultimi anni e sensibilmente al di sotto del livello regionale (6,0%) e soprattutto nazionale (8,1%).
Meno disoccupati però non significano più lavoro. “Nell’emergenza covid, una parte non marginale di coloro che avevano perso il posto di lavoro ha infatti rinunciato a cercarne un altro. Ciò si è tradotto in un aumento del tasso di inattività di oltre due punti percentuali, dal 35,3% al 37,7%”, osserva il segretario generale dell’Ente Marco Randellini.
In lieve crescita il valore aggiunto che dovrebbe attestarsi ad 8,33 miliardi in valori correnti, con una crescita dello 0,9% rispetto allo scorso anno, quando il valore aggiunto complessivo del territorio senese era stato pari a 8 miliardi di euro.
“L’occupazione, il numero delle aziende e il mercato testimoniano una crescita per il territorio” ma “tra le famiglie c’è più vulnerabilità visto che i costi da sostenere sono sempre più elevati”, ha detto Francesca Gagliardi, ricercatrice dell’Università di Siena, che ha curato il rapporto.
“Gli indicatori sono buoni ma come FMps dobbiamo tenere anche conto di quelli che sono gli accessi alla Caritas, dell’inflazione che cresce, delle diseguaglianze in aumento. Sono aspetti che vanno affrontati”, le parole del presidente di FMps Carlo Rossi. “Da alcuni anni, attraverso le attività di studio e ricerca che culminano nella Giornata dell’Economia, la Fondazione Mps offre il proprio contributo ad una riflessione collettiva sul futuro dei nostri territori e delle comunità. Tutto ciò è in linea con la nostra missione di soggetto promotore di relazioni e di animatore di coesione sociale”.ù
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