I vigili urbani “possono essere dotati di sistemi di microcamere e/o bodycam, dashcam (videocamere per auto), Uas (droni), telecamere ricollocabili (foto-trappole) e altri dispositivi mobili per l’eventuale ripresa di situazioni di criticità per la sicurezza propria o altrui”. E l’operatore: “deve avvisare i presenti che sta effettuando una registrazione”.
Lo prevede il nuovo Regolamento per la disciplina e utilizzo degli impianti di videosorveglianza che è stato approvato in consiglio comunale. Otto dovrebbero essere le nuove telecamere.“Abbiamo effettuato una completa revisione – ha sottolineato l’assessore ai servizi digitali Giuseppe Giordano – che ha riguardato importanti aspetti: dalle finalità all’utilizzo di nuove tecnologie, dal diritto di accesso alle immagini al partenariato pubblico/privato, contemperando la necessità di contrastare atti illeciti contro la comunità con la tutela della privacy”.
“Questo regolamento stravolge quello vecchio. La tecnologia va avanti. Mi soffermo però sull’articolo 19 (quello delle bodycam, ndr.). Niente da eccepire ma il mio auspicio è che questa istallazione, per ovvii motivi, non sia inserita nei giorni di Palio”, osserva Gianluca Marzucchi, consigliere di Polis. “Gli strumenti indicati nell’articolo 19 sono principalmente a tutela delle persone e dell’operatore”, la risposta del consigliere di FdI Pierluigi De Angelis. “Lo strumento serve sostanzialmente per la tutela degli agenti. Siamo per proteggere la Festa e non per creare problemi”, l’assicurazione di Giordano.
Nel nuovo testo ci sono indicazioni delle caratteristiche tecniche degli impianti, disposizioni sulla utilizzazione del servizio di videosorveglianza da parte delle forze di polizia, sulla rilevazione di violazioni al Codice della Strada per la Ztl nonché prescrizioni sul monitoraggio e controllo del traffico. Il documento affronta anche la questione relativa alla valutazione di impatto sulla protezione dei dati, essendo aggiornato con la normativa relativa all’individuazione del titolare del trattamento e del responsabile del trattamento dei dati. In particolare, poi, si individua la modalità di raccolta, trattamento e conservazione dei dati. Altre novità contenute nel Regolamento sono, infine: l’utilizzo di particolari sistemi mobili per specifiche finalità concernenti la tutela della sicurezza e ordine pubblico, la prevenzione, l’accertamento e la repressione di reati; l’esercizio dei diritti dell’interessato. Attualmente sono trecentoquarantasei le telecamere di proprietà comunale installate sul territorio.